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Regionali, lettera aperta di Vanda Burnacci a Bobo Craxi: "La casa dei veri riformisti è Forza Italia"

L’occasione dell'incontro è stata la visione del film di Gianni Amelio "Hammamet", promossa martedì dalla Federazione dei Giovani Socialisti di Cesena al Cinema Multisala Eliseo di Cesena

"Oltre a Craxi i comunisti ed i post comunisti hanno sempre demonizzato anche Nenni e Turati. Hanno sempre rifiutato un vero riformismo che li portasse ad una revisione nei confronti del comunismo reale dell’Unione Sovietica, ad una concezione non marxista della libertà e della società. Ed oggi il problema del Pd rimane sempre quello, non confondere il riformismo con una politica di inglobamento degli alleati, applicare un vero pluralismo". Questo uno dei passaggi più significativi della lettera aperta che Vanda Burnacci, candidata di Forza Italia nel collegio di Forlì-Cesena alle elezioni regionali del 26 gennaio, figura storica dell’esperienza  socialista, ha consegnato a Bobo Craxi, figlio secondogenito del noto statista Bettino, che ha scelto la sinistra.

L’occasione dell'incontro è stata la visione del film di Gianni Amelio "Hammamet", promossa martedì dalla Federazione dei Giovani Socialisti di Cesena al Cinema Multisala Eliseo di Cesena. Una proiezione seguita da un dibattito sulle vicende di quegli anni che determinarono la fine della cosiddetta Prima Repubblica. "Ho parlato con Bobo Craxi e ho spiegato il mio pensiero - spiega Burnacci, che nella sua esperienza politica si riconosce nella primogenita di Bettino, Stefania Craxi, che ha scelto l'ala laico riformista di Forza Italia -. Bettino Craxi ha fatto molti atti a favore della sinistra, ma l’allora Pci ed oggi Pd aveva obiettivi diversi. Voleva la sua centralità e il suo protagonismo per il compromesso storico".

"Ebbi modo di dire direttamente a Bettino, nel corso della mia esperienza di amministratrice, che in Emilia i comunisti avevano già esaurito le migliori capacità di buon governo e non erano più in grado di rappresentare il cambiamento sociale ed economico - continua l'esponente berlusconiana -. E quando dicevo questo, indicando i limiti massimalisti e il disegno egemonico dell’allora Pci, ogni volta Bettino Craxi mi diceva che ‘il Psi doveva tenere aperto con le amministrazioni di sinistra un canale aperto in modo di favorire a sinistra una prospettiva d’avvenire, un’alternativa democratica e riformista’. Oggi, io e altri, a scenario politico profondamente mutato, per seguire il disegno riformista, ci siamo collocati al centro, in Forza Italia, nell’alveo della moderazione, del  liberalismo occidentale e credo che Bettino approverebbe, perché lui stesso, oggi lavorerebbe con fatica per cambiare questa sinistra che va dal Pd ai 5 stelle".

La candidata forzista alle regionali continua a difendere i valori di riformismo ,che oggi vengono utilizzati in modo “strumentale e partigiano” dal centrosinistra: conclude Vanda Burnacci, che ripete le motivazioni che l’avevano convinta ad aderire con convinzione  a Forza Italia: "Da sempre sono stata alla continua ricerca del riformismo ideale e di quello praticato realisticamente, insieme ai valori della libertà". 

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