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Il dibattito

"Regione Romagna? Irrealistico." Le centrali cooperative rispondono a Confcommercio

Le centrali cooperative romagnole Agci, Confcooperative e Legacoop rispondono così a quanto affermato nei giorni scorsi dal dirigente di Confcommercio Forlì Alberto Zattini sull’ipotesi di una Regione Romagna

"La nostra è una proposta che vuole unire e non dividere". Le centrali cooperative romagnole Agci, Confcooperative e Legacoop rispondono così a quanto affermato nei giorni scorsi dal dirigente di Confcommercio Forlì Alberto Zattini sull’ipotesi di una Regione Romagna. "Quando chiediamo di riflettere sul futuro dell’area vasta, su di una possibile Provincia Romagna, ci immaginiamo un ente con competenze assimilabili a quelle di una Città Metropolitana che vadano a toccare tematiche quali urbanistica, programmazione, ambiente", argomentano. 

"Ci fa piacere che anche Alberto Zattini condivida la necessità di una Romagna attrezzata e valorizzata ma crediamo che l’ipotesi di istituzione di una Regione Romagna sia irrealistica, sbagliata e non faccia l’interesse del nostro territorio. Il nostro pensiero si sintetizza nel concetto: una Romagna forte in una Emilia-Romagna forte. Sul tavolo del ministro Lamorgese c’è già un progetto di riforma dell’assetto delle Province che potrebbe rappresentare un vero e proprio trampolino per la Romagna e per la sua organizzazione in area vasta".

"Come abbiamo già avuto occasione di ribadire è arrivato il momento che i territori delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, debbano confluire in un nuovo ente intermedio con funzioni di programmazione e di gestione di tematiche di ambito sovracomunale e di area vasta - concludono -. L’Emilia-Romagna è una delle Regioni più forti e strutturate dell’intero Paese e la Provincia Romagna che immaginiamo, dovrà operare al servizio della Regione, non isolarsi".

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