rotate-mobile
Politica

Drei nel mirino dei Repubblicani: "Faccia un “passo indietro”. Forse sarebbe meglio tornare a votare"

"Forlì - affermano dall'edera - appare oggi una città “stanca e depressa” in ogni suo ambito, una città priva di prospettive certe"

I repubblicani forlivesi chiedono un "passo indietro" alla giunta e al sindaco Davide Drei. E, viene spiegato, "non è solo per le recenti vicende di Livia Tellus, della gestione del verde pubblico e della piscina comunale, ma è per il complessivo cattivo governo della città". "Forlì - affermano dall'edera - appare oggi una città “stanca e depressa” in ogni suo ambito, una città priva di prospettive certe, con forti potenzialità inespresse: un centro storico abbandonato, dal tramonto deserto ed insicuro, con negozi chiusi, vetrine fatiscenti, orribili impalcature, una viabilità caotica con una segnaletica insufficiente e talora assente (come si arriva al S. Domenico?)".

E ancora: "Una periferia abbandonata, con fondi stradali e marciapiedi dissestati, un ospedale che perde primari e che farà fatica a mantenere i suoi reparti d’eccellenza, una fiera in disarmo, per poi non parlare dell’ennesima odissea dell’aeroporto e delle vaghe manifestazioni d’interesse (quale la prossima cordata d’imprenditori) che non lasciano presagire alcun decollo del nostro storico scalo".

Prosegue la consociazione forlivese del Pri: "I dissidi in casa Pd indeboliscono giorno per giorno il sindaco, a cui non è bastato un inutile ed approssimativo rimpasto per rilanciare la sua giunta e la sua attività, ferma ancora alla fase progettuale, all’ordinaria amministrazione, priva di quello slancio politico in grado di dare risposte serie e concrete  all’imprenditoria, alla sanità, al commercio, all’edilizia scolastica,alla cultura: altro che  la “città europea” ipotizzata negli anni novanta, oggi il “cittadone” è più provinciale che mai. Forse sarebbe meglio tornare a votare".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Drei nel mirino dei Repubblicani: "Faccia un “passo indietro”. Forse sarebbe meglio tornare a votare"

ForlìToday è in caricamento