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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ridefinizione delle Province, Roccalbegni: "Una boiata pazzesca"

"Che cosa vuol dire Ente leggero? E’ come per i Ministri senza portafoglio? Poche competenze -, strade, scuole, trasporto locale, pianificazione territoriale - chi gestisce poi i corsi di formazione?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Le considerazioni espresse dal Presidente Bulbi mi chiamano ad un intervento. La futura Provincia, dopo la cura del progetto di legge del Ministro Delrio in cui si evidenzia la non abolizione ma la trasformazione in “Enti leggeri”, è una cosa che merita solo la tipica definizione con cui si espresse Fantozzi in uno dei suoi film “E’ una boiata pazzesca”. Che cosa vuol dire Ente leggero? E’ come per i Ministri senza portafoglio? Poche competenze -, strade, scuole,  trasporto locale, pianificazione territoriale -  chi gestisce poi i corsi di formazione?

Risparmi modesti, perché solo i tagli dei politici producono un risparmio effettivo di circa 100 milioni di euro. Solo pochi giorni fa il Governo ha garantito alle Province di Trento e Bolzano autonomia fiscale e potere di legiferare in materia di tributi, questo per un totale di benefit quantificato in 5 miliardi di euro cadauna. Si stanno costituendo due Unioni di Comuni, ciascuna accomunando circa 15 realtà, rinascono i comprensori di antica memoria. Si dice ‘più risparmi’  mettendo in comune i servizi: giusto e corretto ma questo poteva e doveva essere fatto utilizzando la Provincia così come era, con la sua valenza di potere democratico, regolarmente eletto dai cittadini.
Ora, invece di avere un ente a garanzia di equità e rispetto territoriale, si passa di fatto a due signorie sotto l’egida dei Sindaci di Forlì e Cesena.

Non so se domani i territori di Premilcuore, Verghereto, Tredozio, riceveranno la stessa sensibilità dimostrata in questi anni dalla Provincia di Forlì-Cesena. Rimodulazioni enti locali = risparmio, ma quale? La stessa Ragioneria di Stato ha dichiarato che non esiste copertura finanziaria per questo disegno di legge. Questo dimostra che i costi non caleranno ma anzi si rischia di aumentarli, peggiorando i servizi ai cittadini. E se invece si cominciasse a parlare di abolizione delle regioni, andando ai piani più alti, riassegnando le competenze alle province? Abolendo le regioni si risparmierebbero oltre 15 miliardi di euro, ben altra cifra. Una bella monovrina.

Le competenze regionali possono benissimo essere gestite dalle province, più prossime ai cittadini, più vicine alle esigenze del territorio, più facilmente controllabili perché eventuali sprechi sarebbero sotto gli occhi di tutti e facilmente esecrati. Per chiudere, riprendiamo il discorso della Regione Romagna. Il rispetto di Bologna per la nostra terra si è palesato chiaramente con gli ultimi avvenimenti su aeroporti (Forlì e Rimini), Area Vasta, i mancati investimenti sulla rete viaria. Una delle ricchezze nazionali la Costa romagnola, che porta soldi e speranza alle esauste casse erariali, fatica a essere servita seppur modestamente dai mezzi pubblici. I turisti che voglio usufruire dei servizi della nostra costa devono utilizzare gli aeroporti di Bologna e Ancona, questo con un danno economico non indifferente per l’indotto che fino ad oggi si produceva. Siamo ancora in tempo, pensiamoci".

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