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Rifiuti, Forza Italia stupisce tutti: "Se l'alternativa è Hera, Alea tutta la vita. Modello per tutta la regione"

Bignami sostanzia la sua affermazione, espressa nel corso della conferenza stampa di sostegno al candidato Gian Luca Zattini: “Il modello di Hera, una società che deve fare utili"

“Se l'alternativa deve essere Hera, allora Alea tutta la vita. Anzi, mi impegno ufficialmente a ragionare anche a livello regionale con gli alleati della Lega affinché il modello Forlì di Alea venga esportato in tutta l'Emilia-Romagna. Con Alea Forlì può tornare ad esportare soluzioni in regione”: è la coraggiosa presa di posizione, espressa in termini tutt'altro che politichesi, da Galeazzo Bignami, numero uno di Forza Italia a livello regionale, sollecitato sul tema della rivoluzione dei rifiuti in corso a Forlì. Se si considera anche una presa di posizione sostanzialmente a favore della nuova società pubblica dei rifiuti espressa anche dal Movimento 5 Stelle, pare insomma che il tema scottante del passaggio al 'porta a porta' in campagna elettorale rimarrà circoscritto ad una contestazione sui disagi evitabili ai cittadini per un passaggio troppo serrato da un metodo all'altro ma non ad una critica al modello di raccolta in sé. Per ora, invece, la critica più profonda al modello 'Alea' è giunta da una lista di ex assessori dell'area cattolica del centro-sinistra secondo cui “l'inceneritore è inevitabile”.

Bignami sostanzia la sua affermazione, espressa nel corso della conferenza stampa di sostegno al candidato Gian Luca Zattini: “Il modello di Hera, una società che deve fare utili e che ha i Comuni come soci, presenta un evidente conflitto di interessi tra controllore e controllato. Il Comune che dovrebbe tutelare i cittadini calmierando le tariffe, contemporaneamente partecipa agli utili”. Inoltre “se un Comune deve affidare dei servizi tende a farlo alle società in cui ha una partecipazione, tagliando fuori così altre imprese con cui potrebbe ottenere più efficienza e risparmi nei costi”. Secondo Bignami di fatto tutta la programmazione regionale in termini di rifiuti viene di fatto realizzata “per accontentare Hera e Iren e non i cittadini”. Alea, invece, è una società pubblica che non deve fare utili e dove gli smaltitori dei rifiuti, tra cui l'inceneritore, sono fornitori di servizi. 

Forza Italia tuttavia è anche il partito che ha attaccato duramente Alea, proponendo anche modelli misti di raccolta non 'porta a porta'. Sintetizza la posizione degli azzurri il coordinatore comunale Fabrizio Ragni: “La nostra posizione si sintetizza in 'No Hera, sì Alea, sì miglioramento del servizio e diminuzione dei costi per i cittadini”.

VIDEO - Galeazzo Bignami parla di Zattini: "Esperienza, consenso e autonomia"

Anche Gian Luca Zattini non liquida l'esperienza appena nata di Alea: “E' una scelta di 13 Comuni e non solo di Forlì, con un'esposizione di costi per cui non si può tornare indietro. Ma rilevo anche che certi Comuni sono passati  in poco tempo dal 40% al 90% di raccolta differenziata, mentre c'è un piano economico che prevede un risparmio di tre milioni di euro rispetto al costo precedente del servizio inteso complessivamente”. Per Zattini parte di questi tre milioni di risparmio si possono destinare ad un miglioramento per “incidere sui disagi”. Il candidato sindaco di centro-destra chiede di “mettere il cittadino al centro di Alea: ci sono file inaccettabili alla sua sede e richieste che vengono da cittadinanza che vanno accettate”. Per Zattini “la rivoluzione dei rifiuti ha un grosso impatto e vanno capiti i disagi. La mia esperienza di Meldola, dove il 'porta a porta' è già attivo da alcuni mesi, è che restano delle resistenze e dei dissensi, ma la situazione tende a normalizzarsi. Quello che chiediamo ad Alea è di non rendere la vita difficile ai forlivesi”.

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