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Rifiuti fuori dai cassonetti durante le festività, Ragni: "Un'immagine imbarazzante"

l capogruppo comunale e coordinatore di Forza Italia, Fabrizio Ragni, interviene sulla gestione rifiuti degli ultimi giorni dopo le segnalazioni di tanti forlivesi.

"Nel periodo delle festività Forlì ha offerto un’immagine imbarazzante. Cataste di rifiuti abbandonati agli angoli delle strade. Soprattutto in periferia, ma anche in centro storico e nelle principali vie di accesso da Ravenna e da Faenza- Sporcizia e ritiri sporadici da parte di Alea dei bidoni stradali. Non possiamo avallare questo servizio e non saremo noi a gettare la croce addosso ai cittadini che si trovano costretti a gettare i rifiuti a lato dei bidoni stradali perché questi sono già stracolmi e nessuno è passato per svuotarli". Il capogruppo comunale e coordinatore di Forza Italia, Fabrizio Ragni, interviene sulla gestione rifiuti degli ultimi giorni dopo le segnalazioni di tanti forlivesi.

"Abbiamo scattato foto in via Leone Cobelli, strada dove sono stati effettuati importanti restauri, e via Bruni a pochi metri da piazza Saffi, che testimoniano lo scempio - afferma l'esponente berlusconiano -. Cataste di rifiuti all'incrocio tra via Galli e via Corelli, in viale Salinatore ed anche nella zona del Gigante e dietro il Globo. Ribadiamo che così non va, E aggiungiamo che chiunque si candidi, indifferentemente dal tipo di coalizione politica al governo della città di Forlì, non può e non deve minimizzare le storture, le criticità, le cose che non vanno e che da mesi segnaliamo".

"Non potremo sostenere mai un amministratore che nega le realtà - evidenzia Ragni -. Perché negando la realtà e avallando dunque una menzogna si commetterebbe la peggiore delle violenze ai danni del cittadino". L'esponente di Forza Italia segnala anche come "per mesi non è stato risolto il recupero dei carcasse di animali", citando il caso di "una nutria gigante a lato del canale di via Firenze, vicino ad abitazioni private, nella strada che porta a Villa Saffi, già abbandonata in forte stato di degrado. E se a questa situazione aggiungiamo gli sfalci di vegetazione mai eseguiti al Ronco o a San Leonardo possiamo dire che Forlì nella gestione dei rifiuti e del verde Forlì è da bocciare".

Infine, il capogruppo comunale e coordinatore di Forza Italia apre una questione non ancora affrontata nel dibattito cittadino sul nuovo piano operativo di Alea: “Quante volte, nel presentare il nuovo modello di raccolta porta a porta di Alea ci hanno detto che se i forlivesi avessero conferito nel giusto modo i rifiuti  avrebbero risparmiato in bolletta e si sarebbe ‘affamato’ l’inceneritore? Ebbene, è arrivato il momento di dire che non sarà così. Ogni forlivese sappia che dovrà pagare in bolletta i materiali da lui ‘stoccati’ nei bidoni dell’indifferenziato. Prodotti e scarti ritenuti non riciclabili che finiranno nell’inceneritore".

Ragni fornisce "un elenco sterminato di oggetti d’uso comune presente in ogni casa dei forlivesi che secondo il modello Alea dovranno essere conferiti nei bidoni del ‘secco’ per i materiali non riciclabili: spazzolini e rasoi in plastica, spugne e guanti per lavare i piatti, posate di plastica usa e getta, oggetti in gomma, stoffe e stracci, penne e pennarelli, scarpe e ciabatte rotte, tutti i giocattoli dei nostri bambini e tutti i tipi di cosmetici. E l’elenco potrebbe continuare, Si tratta di prodotti che ogni cittadino utilizza e che dovrà pagare in bolletta per ogni conferimento nei bidoni del secco. Vi pare giusto tutto questo? Solo per fare un esempio: le posate monouso in plastica più diffuse sono realizzate in polipropilene o in polistirolo, materiali che vengono utilizzati anche per produrre imballaggi. In linea di principio potrebbero dunque essere smaltite insieme a loro, ma ciò non accade. La nostra convinzione è che il riciclo delle stoviglie in plastica non sia fino ad ora consentito per ragioni economiche".

Il capogruppo comunale e coordinatore di Forza Italia sintetizza e rincara la dose: "E’ una bugia assoluta dire che riciclando al meglio si ridurranno a zero i rifiuti da conferire all’inceneritore, perché non esiste cittadino modello che non sia obbligato a gettare nel bidone del ‘secco’ uno o alcuni dei rifiuti che abbiamo elencato. Abbia il coraggio chi amministra di dire che di questo passo l’inceneritore non chiuderà mai. E non ci si venga a dire che non si poteva fare meglio. S’è scelta una strada che non prevede, come accade in altri paesi d’Europa, contributi economici per premiare i cittadini virtuosi. In Germania le bottiglie di plastica restituite vengono pagate dai 25 ai 30 centesimi l’una. In Italia, invece, i cittadini pagheranno per restituire i rifiuti. Come è stato chiesto per il ritiro dei pannoloni usati degli anziani e dei neonati, con la cosiddetta ‘tariffa solidale’, nel silenzio della gran parte dei soci di Alea. Una proposta indecente che è stata azzerata grazie al nostro ripetuto e deciso intervento. E possiamo dire oggi che Forza Italia continuerà questa battaglia , del tutto indisponibile a mediare o peggio: trovarsi a ragionare con chi vuole minimizzare il problema. E i cittadini sono dalla nostra parte".

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