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Rifiuti, gli ambientalisti replicano a Mezzacapo: "Ferrara ha chiamato Contò per il porta a porta"

Le associazioni ambientalistiche replicano al capogruppo in Consiglio comunale della Lega, Daniele Mezzacapo

Continua il dibattito sul tema dei rifiuti a Forlì. A lanciare il sassolino è stato mercoledì il capogruppo in Consiglio comunale della Lega, Daniele Mezzacapo, sostenendo come "con un metodo meno invasivo e più rispettoso delle esigenze dei cittadini, la multiutility Hera, a Ferrara, è riuscita a mettere in piedi un sistema di tariffazione puntuale che nel 2018 ha sfiorato l’87% di differenziata". Replicano alle dichiazioni il coordinatore del Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì, Alberto Conti, le associazioni Wwf, Clandestino, Pron Natura, Corpo delle Guardie Zoofile ed Ambientali, Guardie Ecologiche Volontarie, Medici per l'Ambiente e Oltre il Giardino: "Il consigliere evidentemente non è informato che Ferrara a febbraio chiamò proprio Paolo Contò (direttore di Alea, ndr) in audizione per un report su Alea e sui suoi risultati, con il beneplacito dei comitati cittadini del luogo a cui piace il sistema porta a porta".

"Ricordiamo al consigliere che Alea ha raggiunto l’85% di differenziata, nei comuni partiti a settembre, già nei primi due mesi di avvio, con una qualità di frazioni differenziate raccolte nettamente superiore a quella della calotta (simile ai cassonetti stradali dove viene scaricato di tutto)", viene evidenziato "In questi mesi il consigliere Mezzacapo, più volte, parlando di Alea, ha alluso a sistemi a suo dire migliori da perseguire, in alternativa, senza farne esplicito riferimento - aggiungono le associazioni -. Da queste dichiarazioni è emersa  manifestamente la sua volontà di tornare al “vecchio” gestore Hera e quindi alla politica dell’inceneritore. Un ritorno al passato, quindi".

"Noi non possiamo essere d’accordo con lui e con la sua politica, dal momento che vogliamo a tutti i costi una raccolta dei rifiuti consapevole e di qualità, con una sensibile riduzione del secco da bruciare - proseguono gli ambientalisti -. E i dati ci confortano: nel solo mese di febbraio con Alea siamo arrivati a ridurre l’indifferenziato del 45% rispetto all’anno scorso. Ricordiamo che ,con l’introduzione della tariffa puntuale, è stato ricalibrato il costo del servizio sull’effettiva produzione, garantendo giustizia ed equità, laddove prima con la tassa Tari il costo totale dei servizi di gestione veniva ripartito su tutti i cittadini senza distinzioni".

"Con questa nuova gestione c'è la “responsabilità” del gestore che ha il dovere di garantire un servizio ottimale e assicurare che i flussi del materiale raccolto siano effettivamente mandati ad impianti di recupero - prosegue la nota -. Ci deve essere però anche la “responsabilizzazione” dell’utente che per la prima volta diventa protagonista della catena del recupero della materia e dello scarto del reale “rifiuto”, altrimenti destinato ad essere bruciato nell’inceneritore. Giustizia, equità, responsabilizzazione dovrebbero essere principi condivisi da Mezzacapo, visto che il suo partito ne ha fatto spesso oggetto di campagna elettorale anche a livello nazionale. O forse i suoi principi “ispiratori” sono altri? Se vuole siamo disponibili ad un confronto pobblico con lui ed altri suoi colleghi, sostenitori dei sistemi di raccolta di Hera".

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