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Politica Ronco / Via A. Baldraccani

Ronco, in via Baldraccani la variante che fa discutere: "Ha già provocato un incidente". Il Pd: "Si sperimenta e poi si valuta"

"Questa modifica stradale che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe limitare la velocità produce l’effetto opposto e, da quanto riferiscono i residenti del Ronco, ha già provocato un incidente”

Fa discutere la sperimentazione in via Baldraccani, traversa di via Carlo Seganti, dove è stata realizzata una sorta di "variante" per rallentare la velocità delle auto in transito. Il capogruppo in Consiglio comunale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Fabrizio Ragni, ne chiede la rimozione: "Questa modifica stradale che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe limitare la velocità produce l’effetto opposto e, da quanto riferiscono i residenti del Ronco, ha già provocato un incidente”.

"Contro questa modifica della viabilità è in corso una raccolta firme e da parte nostra oltre a sostenerla ed invitare i cittadini forlivesi a firmarla garantiremo che venga discussa nella prossima seduta del consiglio comunale - chiosa Ragni -. Ci siamo recati sul posto con alcuni automobilisti e residenti contrariati per questo provvedimento che non è stato accompagnato dal Comune dalla necessaria informazione e possiamo confermare che tutti i mezzi che attraversano via Baldraccani non soltanto non rallentano la velocità, ma addirittura accelerano tagliando la ‘esse’ creata artificialmente sull’asfalto e la situazione peggiora quando si incrociano due mezzi nello spazio ristretto delle chicanes, con un rischio che si moltiplica  in uno spazio ristretto ed i ciclisti che letteralmente si fermano e lasciano passare gli automobilisti per evitare di essere travolti, come può constatare chiunque si rechi in questa strada".

La variante in via Baldraccani

Il capogruppo comunale di Forza Italia ha scattato personalmente una serie di foto che mette a disposizione dei mass media per dimostrare che "le auto non osservano il percorso indicato dalle chicanes ma, al contrario, come si dice in gergo, “tirano dritto” senza rallentare la velocità". Inoltre ha fotografato anche i resti di un incidente stradale avvenuto vicino ad una delle due varianti, così come indicato dai cittadini (una borchia abbandonata a bordo carreggiata).

“Dunque, decade il proposito di rallentare la corsa degli automezzi - sostiene l'esponente berlusconiano -. Anzi potremmo dire il contrario: considerato che via Baldraccani adesso somiglia a un tratto di pista automobilistica con curve e controcurve c’è chi si sente incentivato ad accelerare". "Visto che il Comune  che ha avviato questa ‘soluzione’ ad agosto s’è ripromessa di valutarne la funzionalità, la sicurezza e l'utilità fra 6 mesi, chiediamo formalmente che si ripristino le condizioni precedenti e si smonti questa grottesca installazione", commenta ancora Ragni, opinando la giustificazione che incomincia a circolare al Ronco ed in Municipio che in realtà le chicanes siano state richieste dagli stessi residenti.

“E’ vero il contrario - conclude -. La maggioranza dei cittadini del quartiere sta raccogliendo le firme per abolire l’opera, è stato stilato un volantino che contesta questa modifica alla viabilità e si deve anche spiegare che le richieste avanzate negli anni scorsi dai cittadini per limitare la velocità dei mezzi in transito riguardavo l’installazione di ‘dossi rallentatori’ e non la creazione ex novo di folkloristiche e inutili chicanes. Risulta che le novità visibili oggi in via Baldraccani siano state comunicate in appena due riunioni con l’assessore Francesca Gardini alle quali hanno partecipato poche, pochissime persone, in una frazione densamente popolata come il Ronco. E’ mancato, dunque,  il confronto e anche in questo caso , come in tutti quelli quelli che riguardano le opere grandi e piccole della giunta Drei, v’è stata scarsa informazione pubblica e scarsa trasparenza".

L'intervento del Pd

"Quanto contano i fattori legati alle sensibilità personali nell’affrontare i cambiamenti nelle abitudini quotidiane? - si chiede il consigliere del Pd, Loretta Fiorentini -. Sicuramente sono un elemento di grande differenza fra le percezioni di un individuo  rispetto ad un altro. Bene, partendo da questo principio, ho cercato di analizzare l’approccio che ha avuto il progetto “Zona 30” al Ronco ed in particolare le “Chicanes” di Via Baldraccani prendendo spunto dagli articoli di stampa e dal documento che circola fra i residenti del Quartiere volto a raccogliere le firme contro l’intervento definito “inadeguato e poco funzionale”. Se da un lato è legittimo esternare “la contrarietà dell’opera nella Via Baldraccani” dall’altro non si può affermare che la realizzazione della stessa sia stata fatta “a quasi totale nostra insaputa” perché, nella mia veste di Consigliera Comunale e di residente nel Quartiere, posso testimoniare che l’intero Progetto “Zona 30” è stato presentato in un incontro pubblico, organizzato dall’Amministrazione Comunale e dal Quartiere,  tenutosi nei locali della Parrocchia di Santa Rita i primi giorni di aprile 2017 e che prima e dopo tale data il confronto con i Membri del Comitato di Quartiere è stato costante. Nel corso dell’incontro dell’aprile 2017 per chi, come me, risiede al Ronco da molto tempo, non fu certo una novità la richiesta di trovare strumenti utili per limitare la velocità dei mezzi sulla Via Baldraccani, strada sulla quale affacciano oltre alle abitazioni, la Scuola Elementare, la palestra e il Centro Musicale".

"Di qui la proposta avanzata da alcuni dei cittadini presenti nella stessa riunione, di utilizzare una nuova, almeno per la nostra città, tipologia di interventi, consistente appunto, nella realizzazione delle chicanes - prosegue Fiorentini -. Dovendo poi istituire un divieto di fermata in uno dei due sensi di marcia, la scelta più opportuna è parsa quella di porre il divieto nella carreggiata opposta agli ingressi della scuola e della palestra al fine di evitare l’attraversamento della carreggiata soprattutto ai bambini. Potrebbe essere una soluzione adeguata alzare i due dossi esistenti considerata la lunghezza della via? Non si andrebbe a compromettere il passaggio dei mezzi di soccorso che, nel caso di trasporto di persone traumatizzate, potrebbero avere complicazioni dal punto di vista sanitario?  Oggi, a pochi giorni dall’installazione, siamo già nella condizione di ritenere sufficiente il periodo di sperimentazione (che si era ipotizzato in sei mesi) e di richiedere la rimozione dei cordoli e delle chicanes o è più opportuno attendere qualche tempo per giudicare la validità dell’intervento proprio in ragione delle diverse sensibilità nell’affrontare i cambiamenti quotidiani?  La proposta che avanzerò al Comitato di Quartiere sarà quella di programmare un nuovo incontro con i Tecnici del Servizio Viabilità del Comune e l’assessore di riferimento Francesca Gardini dopo un periodo significativo di sperimentazione".

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