"Ruffilli", il caso finisce anche in Regione: "No allo smembramento in tre scuole"
Ad oggi l'istituto, che conta oltre 540 studenti e 25 classi, è suddiviso in diversi indirizzi formativi raccordati alle esigenze del mercato del lavoro
Lo smembramento dell'istituto professionale "Ruffilli" di Forlì e la sua riaggregazione in tre diversi istituti (due tecnici "Matteucci" e "Saffi Alberti" e il Liceo artistico e musicale) è al centro di un'interrogazione di Pier Giovanni Alleva (Altra Er). Ad oggi l'istituto, che conta oltre 540 studenti e 25 classi, è suddiviso in diversi indirizzi formativi raccordati alle esigenze del mercato del lavoro: "Servizi per la sanità e assistenza sociale", "Arti ausiliarie delle professioni sanitarie odontotecnico", "Servizi commerciali opzione promozione commerciale e pubblicitaria" e corsi serali.
La proposta di 'spacchettamento' degli indirizzi e di riaggregazione in tre diverse tipologie di istituti voluta dall'Ufficio scolastico territoriale sarebbe motivata, secondo il consigliere, "più da esigenze di risparmio economico che non per opportunità educativa". Ma questo vorrebbe dire, sottolinea il consigliere, "rinunciare alla continuità didattica costruita nel tempo e ad un'offerta formativa calibrata su sbocchi lavorativi e universitari, rischiando di fare apparire un segmento formativo di serie B rispetto agli indirizzi tecnici e liceali e disperdendo anche la didattica speciale rivolta agli alunni disabili, esperienza peculiare al "Ruffilli", attrezzato di laboratori, progetti specifici e altre iniziative rivolte alla valorizzazione di studenti in difficoltà".
Lo smembramento, aggiunge Alleva, "si ripercuoterà anche sul personale docente ed amministrativo, come segnalato dai rappresentanti sindacali, poiché non ci sono garanzie di continuità". Si sarebbe già costituito un comitato di protesta che ha ottenuto la revoca dello smembramento di un anno. Alleva chiede quindi alla Giunta "quali iniziative intenda assumere affinché sia dato corso al dialogo ed al confronto col comitato a difesa dell'istituto Ruffilli e che le proposte avanzate trovino riscontro in un'ottica di salvaguardia di un'esperienza didattica consolidata e valida".
