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Sanità, appello di Marta Evangelisti (Fdi): "Non dismettere il portale Log80". L'Ausl replica: "E' un atto dovuto"

"Fornisce una modalità di presentazione degli esami relativi al paziente che semplifica la valutazione del caso specifico"

Non dismettere il portale Log80. A chiederlo, in un'interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come "i medici di base del comprensorio forlivese mi hanno segnato che l'Ausl Romagna ha già comunicato a questi ultimi che il portale Log80 menzionato in premessa sarà prossimamente dismesso “stante la sua sostituzione dagli strumenti messi a disposizione nell’ambito del progetto Sole e dal Fse": numerosi medici di base hanno già protestato con l’Ausl Romagna contro la decisione relativa alla dismissione del software in parola". Da qui l'atto ispettivo per sapere dalla giunta "se ritenga necessario rivedere la decisione di dismettere il portale Log80, in quanto strumento indispensabile per tutti medici di base e se ritenga opportuno, sulla base delle testimonianze degli utilizzatori del portale, potenziare ed estendere questo strumento anche alle altre Ausl regionali".

La replica dell'Ausl

L'Ausl Romagna replica spiegando che "si sta solamente portando a compimento un atto dovuto, stante le ragioni di legittimità che ne impongono l’adozione, nel pieno rispetto delle norme vigenti e nel corretto esercizio del ruolo di titolare del trattamento dei dati che questa Azienda riveste ed esercita, a garanzia della dovuta  protezione dei dati personali, a cui i medici di medicina generale non possono avere accesso libero e incondizionato. Per cui invocare la caratteristica di indispensabilità “per la valutazione del caso specifico", non è condizione tale da permettere di superare il dettato normativo. Peraltro, tutti i professionisti di medicina generale e Pls del territorio aziendale si avvalgono esclusivamente degli strumenti messi a disposizione nell’ambito del progetto "Sole" e dal Fascicolo Sanitario Elettronico, senza che sia stata segnalata alcuna ripercussione negativa sulla qualità della prestazione assistenziale erogata. Dunque la richiesta di soprassedere alla disattivazione di uno strumento desueto e non mantenuto fin dal 2015, oltrechè apparire priva di effettive ragioni sostanziali, è inconciliabile con la dovuta osservanza alla normativa vigente".

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