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Sanità, Minutillo (Centrodestra per Forlì): "Nuovi casi di lunghe liste d'attesa per visite ed esami. Così non va"

Ad evidenziare le problematiche sono Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì, insieme ai consiglieri comunali Marinella Portolani e Francesco Lasaponara

"Oltre ai disagi patiti dagli utenti del pronto soccorso di Forlì che abbiamo più volte segnalato dobbiamo purtroppo aggiungere il problema mai risolto delle liste d'attesa per le visite specialistiche. Soltanto per citare il caso segnalatoci da un cittadino forlivese: alcuni mesi d'attesa (appuntamento a marzo 2023) per svolgere una visita oculistica di controllo del campo visivo. Il caso di una struttura privata che ha già chiuso le prenotazioni. E gli esempi dei tempi lunghi in altri settori della diagnostica non mancano. Ma questo disservizio non assolutamente accettabile". A dirlo sono Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì, insieme ai consiglieri comunali Marinella Portolani e Francesco Lasaponara, evidenziando una problematica che si manifesta "a più di un anno dalla fase più critica della pandemia che aveva accentuato i problemi del servizio sanitario dell'Emilia-Romagna. Non soltanto il problema delle lunghe liste d'attesa per visite, esami e interventi  ma anche l'endemica questione della riduzione dei posti letto e della carenza del personale a tutt'oggi non sono stati ancora risolti".

"La salute è un bene comune ed un diritto che il servizio sanitario pubblico deve assicurare in misura eguale a ogni persona - prosegue Minutillo -. Le scelte politiche e organizzative, tutti in capo ad una governance regionale di centrosinistra e mal sostenuta dalle scelte governative nazionali, hanno provocato negli ultimi decenni, nel sistema sanitario pubblico oltre al taglio di posti letto e la diminuzione delle prestazioni erogate ai cittadini, anche la chiusura dei cosiddetti piccoli ospedali della Romagna, l'insufficiente dotazione di personale e lo svuotamento dei servizi nel territorio: si pensi soltanto alla carenza dei medici di famiglia nel turnover tra pensionati e nuovi ingressi. Un'altra emergenza che abbiamo segnalato più volte".

"Il punto è che i cittadini che dal servizio pubblico ricevono ritardi nell'accettazione delle visite sono costretti a rivolgersi alle strutture private o a prestazioni professionali extra-ospedaliere con relativo esborso di denaro - continua il gruppo Centrodestra per Forlì -. E a queste criticità che si registrano nei vari territori  la giunta regionale e la maggioranza di centrosinistra che sostiene Bonaccini anziché reperire ulteriori risorse per sopperire alla carenza di medici di base in tutte le province dell'Emilia-Romagna, inclusa Forlì, anziché varare nuove misure per potenziare i servizi  del 118, per tutelare maggiormente il personale infermieristico e per ridurre le code nei pronto soccorso e recuperare le prestazioni sanitarie e le visite specialistiche arretrate ha provveduto recentemente a varare una legge che introduce la figura del 'direttore assistenziale' per le aziende sanitarie regionali, una decina di nuove figure dirigenziali, con relativi staff di supporto, a elevato costo e con un relativo beneficio per la collettività. A nostro parere non è questa la strada che si deve intraprendere per garantire un servizio sanitario vicino al cittadino".

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