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Sanità, Pasini (Udc): "Ausl unica si può fare, perchè non si fa?"

“Integrazione socio sanitaria, utopia o realtà? Non è una domanda banale”, sottolinea Andrea Pasini consigliere comunale e segretario provinciale UDC

“Integrazione socio sanitaria, utopia o realtà? Non è una domanda banale”, sottolinea Andrea Pasini consigliere comunale e segretario provinciale UDC, che si pone l'interrogativo alla luce delle prese di posizione su questo tema. “E' dei giorni scorsi l'intervento del vice presidente della Provincia, Guglielmo Russo, in merito all'integrazione dei reparti ospedalieri fra Forlì e Cesena – spiega Pasini – e anche da lui è stata sottolineata la necessità di trovare un equilibrio fra i livelli dei servizi e le risorse ed elenca anche le aree di integrazione su cui si sta lavorando. Nel PAL, in penultima pagina, si parla di integrazione fra le due Ausl di Forlì e Cesena, rispettivamente la seconda e la terza più piccole della regione, e si sottolinea l'avvio di un programma che, in tre anni, dovrebbe dare risultati garantiti in merito alla integrazione, anzi per alcune aree si dice che il processo è già avviato”.

“Bene, ma in tutti i programmi oggetto di intervento non si fa cenno al comparto che,  a mio parere, dovrebbe essere prioritario – afferma Pasini -. Mi riferisco all'integrazione di carattere tecnico ed amministrativo fra le due Ausl. Un'unica direzione amministrativa, un unico ufficio gare e appalti, un unico ufficio acquisti, un unico magazzino ecc. porterebbero ad una reale e consistente riduzione dei centri di costo. Mi risulta che un percorso di integrazione in questo senso sia iniziato nel 2010, coinvolgendo solo ed esclusivamente, per ogni settore, il dirigente di Forlì e Cesena escludendo gli altri operatori. Perchè questo? Dai lavori vengono esclusi i responsabili del servizio prevenzione e protezione. Altro perchè?”.


“Nel frattempo al dirigente della formazione di Forlì scade il contratto e l'incarico viene conferito al dirigente responsabile di Cesena – fa notare il segretario provinciale dei centristi -. Non si fa, comunque, un'unica unità operativa, ma si tratta, semplicemente, di un conferimento di incarico. Terzo perchè? Nell'aprile dello scorso anno – continua Pasini – viene presentato, alle direzioni generali, il progetto operativo elaborato dai dirigenti e da quel che mi risulta,  il  risultato è stato molto deludente, visto che da parte di tutti si è cercato di non disturbare i vari e, a volte precari, equilibri interni”.

“Di qui le mie perplessità - continua Pasini – e le conseguenti domande che rivolgo al Sindaco di Forlì. L'integrazione tecnico amministrativa è stata considerata da più parti, amministrazione e Ausl, come un punto importante di programmazione aziendale, ma a che punto siamo? Fino ad ora si è solo perso tempo o l'integrazione si sta facendo senza che nessuno sappia nulla? Inoltre, cosa ancor più importante qual è la posizione che intende assumere il Comune di Forlì sull'argomento, visto che alla proposta di integrazione avanzata dal sindaco Balzani il comune di Cesena ha risposto picche? La sanità interessa tutti i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di essere informati”.
 

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