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Schema di bilancio, Ragni (Forza Italia): "Le maggiori esenzioni Irpef? Una trovata elettorale"

"Le maggiori esenzioni Irpef del sindaco Drei? Una trovata elettorale", afferma Ragni

La giunta comunale ha approvato e presentato le linee guida dello schema di bilancio 2019-2021 che prevede, fra l’altro di elevare la fascia di esenzione totale dal pagamento dell'addizionale Irpef ai cittadini con 15mila euro di reddito (prima la soglia era a 8mila). Inoltre si propone  di ridurre  da 0,77% a 0,70% l'aliquota per la sola fascia da 15mila a 28mila euro. Infine, si prevede di tenere invariate le aliquote nei tributi locali Imu e Tasi, ed il mantenimento delle riduzioni tariffarie del 2018 relative a servizi a cittadini e imprese. "Al netto della propaganda elettorale, e dopo aver spremuto per anni i forlivesi, per la giunta si tratta di una mossa  abbastanza scontata, allinearsi alle fasce di esenzione praticate da altri Comuni dell’Emilia-Romagna, come in provincia di Reggio o nel bolognese, per far digerire meglio i rincari che peseranno sulle tasche di tutti i cittadini a causa del nuovo piano tariffario per lo smaltimento della raccolta differenziata sul modello Alea", commenta il capogruppo comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni.

“Due settimane fa avevamo diffidato il sindaco, e lo sollecitammo in Consiglio comunale con un apposito questione time, dall’aumentare le tasse e, a quanto pare, ha seguito il nostro consiglio - prosegue l'esponente berlusconiano -. Ma poteva fare di meglio. Tanti altri Comuni italiani piccoli e grandi (tipo Aquileia, Crema, Mantova ed altri, passando per Monfalcone, Riccione e Sesto San Giovanni) hanno mostrato maggiore coraggio estendendo la platea degli esenti dal pagamento dell’Irpef fino ad una soglia di reddito di 17-20 mila euro, e addirittura, a Santa Margherita Ligure, è in vigore un’esenzione totale per gli imponibili fino a 40 mila euro. Insomma, sulle leve fiscali in generale Drei poteva fare di più. Ma, soprattutto, quello che il sindaco non ha detto e non lo dirà fino all’inizio del prossimo anno quando Alea presenterà il conto agli utenti, è che i forlivesi  risparmieranno sul pagamento dell’Irpef, ma saranno chiamati a pagare di più per le tariffe della raccolta differenziata".

"E' che i forlivesi si troveranno alle prese coi costi dei vari svuotamenti dei bidoni (l’umido da 120 litri ogni 4 mesi è gratis, ma poi si pagano 15 euro ad ogni ritiro, così come sarà a pagamento il ritiro di erba, foglie, ramaglie e tronchi oltre la quantità minima di 15 metri cubi),  così come a  sarà a carico dell’utente anche il ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio - continua Ragni -. Per non parlare del costo del ritiro dei pannoloni e pannolini, che sarà messo a carico delle utenze più deboli come gli anziani e le famiglie con neonati".

"Sommando tutti questi fattori, una famiglia media sarà chiamata a pagare più di quanto risparmia con l’esenzione comunale Irpef - ragiona l'esponente di Forza Italia -. E che non ci si venga a dire che l’annunciato  incremento delle tariffe per la raccolta differenziata dei rifiuti non sia cosa nota, da poterla mettere in piazza, al Comune di Forlì, l’ente capofila fra i soci pubblici, o alla stessa Alea che ha già comunicato che dovrà poter gestire un Piano Economico Finanziario più alto rispetto all’analogo di Hera e con un numero di dipendenti alle dirette dipendenze  superiore alla precedente società. Dovendo sopportare costi di gestione più alti Alea, per compensare, dovrà  presentare tariffe più alte. E' matematico".

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