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"Pubblico e futuro", la Cgil forlivese scende in piazza a Roma

'Pubblico è futuro', con questo imperativo i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza, scuola, università e ricerca, scenderanno in piazza a Roma l'8 ottobre. Ci sarà anche Forlì

'Pubblico è futuro', con questo imperativo i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza, scuola, università e ricerca, scenderanno in piazza a Roma l'8 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale proclamata dalla FP e FLC CGIL. Una mobilitazione, alla quale sarà presente anche una nutrita delegazione forlivese, indetta per “contrastare, come emerge dalla manovra, l'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico, le pubbliche amministrazioni e il sistema della conoscenza”

I pullman partiranno da Forlì, presso il Palafiera, in via Punta di Ferro alle ore 8.30 di sabato 8 ottobre.

“Una manifestazione – si legge in una nota di Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil - che per noi rappresenterà un momento importante per l'avvio della campagna per le elezioni delle RSU, che si terranno il prossimo anno e che porteranno al voto oltre 3 milioni di lavoratori pubblici. La manovra “iniqua e vessatoria”, taglia le risorse destinate all’intervento pubblico e privatizza i servizi, riduce drasticamente le risorse destinate all’istruzione e alla ricerca pubblica, producendo degli effetti drammatici sia sui cittadini che sui lavoratori pubblici”

L'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico – continua la nota del sindacato - si concretizza con il blocco, almeno per 4 anni, dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa, con il blocco degli scatti nella scuola e nelle università, con l'ennesimo stop delle assunzioni, con il licenziamento dei giovani precari e con il peggioramento delle condizioni di lavoro. Il taglio delle retribuzioni, la “rapina” del TFR, per il quale è previsto uno slittamento da 6 mesi a 2 anni e il prelievo economico “illegittimo ed incostituzionale” solo sui redditi dei lavoratori pubblici e dei pensionati. Un particolare accanimento, inoltre, verso le donne del pubblico impiego e non solo, che vedranno l'innalzamento della loro età pensionabile”.

“Una manovra che, secondo la CGIL, metterà a rischio la coesione sociale del Paese, indebolendo i diritti dei cittadini attraverso il taglio ai finanziamenti per la Sanità e i servizi di welfare degli Enti Locali. La parola d'ordine scelta per la mobilitazione 'pubblico è futuro' per esprimere il radicale dissenso sulle manovre finanziarie, inique e recessive, con le quali il Governo ha bloccato i contratti pubblici, tagliato la spesa sociale e colpito pesantemente i diritti dei lavoratori”.

“Siamo convinti – dice la CGIL - che un sentire e un’azione comune siano necessarie per affrontare l’insieme delle emergenze che il nostro Paese sta vivendo: per stimolare la consapevolezza che cambiare si deve e si può. Lavoro, democrazia e diritti sono i terreni su cui “vogliamo ricostruire l’Italia del futuro”. Primo importante appuntamento, sabato 8 ottobre. Una giornata di mobilitazione nazionale che fa seguito allo Sciopero Generale della CGIL del 6 settembre scorso, contro una manovra finanziaria che si è accanita soprattutto contro il lavoro pubblico e i servizi pubblici. A fianco a queste rivendicazioni prosegue la battaglia della CGIL per garantire la qualità dei servizi pubblici ai cittadini perché, come recita lo slogan della manifestazione nazionale dell'8 ottobre: 'Pubblico è futuro!'. Chiediamo l’adesione e la partecipazione alla manifestazione dell’ 8 ottobre che vuole essere aperta a quinti condividono la nostra voglia di cambiare e hanno fiducia che ciò si possibile”
 

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