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Unione dei Comuni nel caos, i sindacati proclamano lo sciopero: "Tutto fermo tranne le polemiche"

"Di certo possiamo affermare che per il mese di luglio (per agosto si vedrà) il mandato per il pagamento degli stipendi è stato firmato", affermano i sindacati

Le organizzazioni sindacali e le Rsu hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese. "E' stato di fatto riattivato quanto sospeso lo scorso anno - esordiscono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Sulpl -. Il 2 luglio in Prefettura si è tenuto il tentativo di conciliazione tra le parti, previsto dalle norme in materia di diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. L'esito è stato coerente con l'andamento dei confronti con l'amministrazione dell'Unione".

"Non ci sono possibilità di assumere, non ci sono risorse economiche, la Giunta dell'Unione è divisa su tutto, il comandante della Polizia Municipale incaricato ha rinunciato all’incarico, manca il dirigente del Suap, il ruolo del direttore generale è vacante - proseguono i sindacati nelle loro osservazioni -. Di certo possiamo affermare che per il mese di luglio (per agosto si vedrà) il mandato per il pagamento degli stipendi è stato firmato. Per il resto tutto è fermo, tranne le sterili polemiche tra sindaci. Permangono quindi tutte le motivazioni che hanno spinto il personale ad indire assemblee e stato di agitazione, quali la carenza di personale, generalizzata nei vari settori, l'assenza o la grave vetustà dei mezzi a disposizione, che rischiano di bloccare le pratiche che consentono l'apertura di attività commerciali e limita l'operatività della polizia municipale sul territorio creando disservizi ed insicurezza".

L'assenza di risorse a disposizione, anche a fronte di quasi 4 milioni stanziati dalla Regione Emilia Romagna, causata, sembra, dal mancato versamento del denaro dovuto all'Unione da parte dei Comuni, blocca l'acquisto di mezzi ed attrezzature fondamentali per il funzionamento di uffici e servizi - osservano i sindacati -. La cronica carenza di personale, la mancata sostituzione di lavoratori licenziatisi o andati in pensione, ha ridotto l'organico a livelli insopportabili. Non aver ancora attivato, a distanza di 4 anni, gli uffici di staff sulla gestione del personale, affari generali, gare e forniture, ragioneria, impedisce oramai il disbrigo dell'attività corrente".

I sindacati chiedono "un piano occupazionale che, verificate le esigenze di dotazione dei vari servizi, porti ad un significativo aumento dell'organico di tutta l'Unione; l'mmediata attivazione degli uffici di staff che consentano il funzionamento dell'Unione (personale, ragioneria, gare ed acquisti, affari generali); la nomina del direttore generale; la nomina del comandante di Polizia Municipale e dei dirigenti mancanti; la sottoscrizione del nuovo contratto decentrato che preveda le risorse per un passaggio economico orizzontale di tutto il personale entro 3 anni; l'immediata attivazione istituto contrattuale che prevede il pagamento da parte dei privati dei servizi a manifestazioni sportive ed eventi, a favore dei lavoratori intervenuti".

I sindacati chiedono inoltre un incontro con l'assessore regionale Emma Petitti, assemblee sui posti di lavoro "in occasione di eventi significativi che comportino importante dispiego di personale sul territorio (manifestazioni sportive, concerti, spettacoli); l'applicazione “rigida” delle mansioni inerenti il profilo professionale dei dipendenti; l'espletamento servizi esterni in “squadra” composta da almeno 2 operatori (sia nei servizi di polizia municipale che tecnici); e l'attivazione class-action dei dipendenti dell'Unione nei confronti dell'Unione e dei 15 Sindaci della Giunta al fine di ottenere quanto fino ad ora negato dall'inerzia di questi: contratto decentrato, indennità contrattuali e progressioni economiche".

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