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Sciopero generale, Bulbi: "Serve crescita ed equità"

Mercoledì "a Roma, Bucarest, Praga, Stoccolma, Madrid, Lisbona, Atene e in tante altre città europee, scenderanno in piazza i lavoratori e le lavoratrici per dire che l'austerità non funziona"

Mercoledì "a Roma, Bucarest, Praga, Stoccolma, Madrid, Lisbona, Atene e in tante altre città europee, scenderanno in piazza i lavoratori e le lavoratrici per dire che l'austerità non funziona e che è necessario un cambio di rotta per sviluppare efficaci politiche di sviluppo, ridare impulso al lavoro e ristabilire la giustizia sociale e la solidarietà tra i paesi". E' quanto afferma il presidente della provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi.
 
"In questi mesi il governo Monti ha operato per rimettere in carreggiata il nostro paese attraverso un'azione di risanamento dei conti pubblici che, per le sue dimensioni, ha inciso profondamente e spesso drammaticamente sul tessuto economico e sociale - evidenzia Bulbi -. Sono convinto che i risultati, ottenuti a caro prezzo per gli italiani, non saranno vanificati da coloro che vinceranno le prossime elezioni politiche. Tuttavia il tema che la CGIL e gli altri sindacati europei pongono mi sembra meriti grande attenzione e si presti a molte riflessioni".
 
"Come uomo delle istituzioni, espressione di una cultura politica riformista, moderata ed ispirata dalla Dottrina Sociale della Chiesa, ho sempre cercato di mettere al centro della mia azione la dignità della persona - sottolinea ancora il presidente della Provincia -. Il lavoro rappresenta uno degli ambiti principali di affermazione dell'uomo e la precarietà o la mancanza di esso costituiscono limiti invalicabili per una società che aspira alla giustizia. I numeri o gli indici economici che riempiono il dibattito politico e giustificano vere o presunte riforme della nostra comunità spesso non tengono conto dell'impatto che avranno per la vita delle persone, del disagio, dell'infelicità e delle limitazioni sulla sfera personale dei cittadini".
 
"Spesso sento il nostro Presidente del Consiglio dichiarare che la gente è con lui, che gli italiani condividono la necessità di sacrifici e che coloro che avanzano obiezioni nel merito delle misure adottate sono nostalgici di un vecchio sistema o egoisti legati alla difesa della propria condizione di benessere - chiosa Bulbi -. Parlando e confrontandomi quotidianamente con piccoli imprenditori alle prese con la crisi che mette a rischio il lavoro di anni, con famiglie preoccupate per il futuro dei propri figli o per il timore di non arrivare alla fine del mese a causa del lavoro incerto e dell'aumento continuo dei costi spesso richiesti dallo stato, vengo a contatto con una realtà diversa da quella descritta nelle interviste ai giornali o raccontata nei convegni".
 
"Mettere al centro dell'azione politica il lavoro, lo sviluppo, la ricerca, la giustizia sociale e la solidarietà nei popoli e fra i popoli, non considerando come unica via salvifica un'austerità che, spesso, è forte con i deboli e purtroppo assai debole con i forti, ritengo rappresenti un dovere che la politica deve assumersi - aggiunge Bulbi -. Contro i teorici del pensiero unico e delle vie obbligate al futuro occorre recuperare il senso della realtà delle cose ed interrogarsi su come coniugare risanamento dei conti e diritti dei cittadini. E' vero che troppo spesso dietro alla rivendicazione dei diritti si nasconde la mancanza di una responsabilità che parli anche di doveri ma allo stesso tempo non credo si possa sacrificare sull'altare dei doveri ogni riflessione che si preoccupi di come le politiche adottate incidono sulla vita dei cittadini".
 
"Accanto alle politiche di austerità vanno coniugate iniziative per la crescita e per l'equità - ribadisce Bulbi -. E' quello che il Governo Monti sta sostenendo negli ultimi mesi ma, mi sembra, che i tempi, la qualità e quantità delle diverse azioni, siano troppo differenziati fra di loro. Se lo sciopero del 14 novembre può servire ad accelerare l'azione riformatrice nel suo complesso, rappresenta sicuramente un'opportunità ed un occasione da valutare con grande attenzione e seguire con simpatia e vicinanza".

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