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Pd verso la scissione, Ancarani: "E' dei vertici, non della base. Da noi cambia poco"

Lo scossone potrebbe ripercuotersi anche sulle maggioranze che sostengono i vari sindaci a livello locale

E dopo l'uscita dal Partito Democratico di Pierluigi Bersani e del governatore della Toscana Enrico Rossi – con il presidente della Puglia Michele Emiliano che invece resta nel PD per sostenere la corrente minoritaria contro Matteo Renzi – ci sarà scissione del “partitone” anche a Forlì? La domanda non è solo politica, dal momento che il PD regge la grande maggioranza delle amministrazioni locali del Forlivese e lo scossone potrebbe ripercuotersi anche sulle maggioranze che sostengono i vari sindaci.

Per Valentina Ancarani, segretario del Pd del'Unione forlivese, questo non dovrebbe accadere: “Prima dell'assemblea nazionale abbiamo tenuto una direzione territoriale allargata ai segretari comunali e abbiamo avuto un dialogo franco e sereno. La parola d'ordine che è emersa è “unità”. Ho sentito tante persone in questi giorni, ce ne sono a cui piace Renzi e a chi no, ma nessuno di loro ha sostenuto che dalla scissione una delle due parti possa guadagnarci qualcosa”. E per questo che Ancarani giudica che “la scissione c'è stata ai vertici, ma non nella base”. In ogni caso, finché possibile, continua il segretario “non porteremo nelle dinamiche territoriali i sentimenti di divisione che ci dispiace vedere, anche perché sentiamo forte la responsabilità che i cittadini ci hanno affidato del governo locale”.

Ancarani non prevede alcuna defezione “eccellente” dal Pd locale: “Il partito a Forlì non è strutturato a correnti così ben definite, la mia stessa candidatura a segretario è stata sostenuta da bersaniani, renziani e civatiani. In questo momento questo ci facilita perché non esiste a livello locale la contrapposizione che si è creata a livello nazionale”. Per questo, quindi, “auspico che si continui a lavorare come fatto fino ad oggi”. Questo, chiaramente, non significa che alcuni esponenti politici locali non potranno lasciare il Pd. Sul punto conclude Ancarani: “Anche chi eventualmente ci sta pensando non ha ancora mandato segnali ufficiali, dal momento che la situazione è fluida e sono tutti un po' alla finestra. D'altra parte ci sono persone che nel tempo hanno scelto di non rinnovare la tessera del partito, ma anche altri che, pur essendone usciti tempo fa, come la consigliera Tatiana Gentilini, ha chiesto di potersi tesserare di nuovo al Partito Democratico”.

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