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Serata sul polo di via Bertini, Marchi (Iv): "Ben venga Esselunga a Forlì, ma senza cambiare le regole"

"Questo cambio di regole va a discapito di chi ha già effettuato investimenti nella zona, senza considerare le necessarie modifiche urbanistiche che si renderebbero necessarie e il saldo occupazionale negativo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

A margine dell’assemblea pubblica organizzata in Municipio a Forlì dal Comitato NO megastore in via Bertini,,oltre a ringraziare il comitato e in seconda battuta il Sindaco che ha favorito l’incontro, intendo evidenziare alcune ragioni a sostegno del No ad un nuovo enorme spazio commerciale. Il progetto del nuovo megastore di Coriano non è voluto dai cittadini, vede contrari i rappresentanti dei commercianti (Confesercenti e Confcommercio), non appare sostenibile sotto il profilo economico e - come si è dimostrato - anche ambientale. Di tutto ha bisogno il lacerato e sofferente tessuto commerciale cittadino, tranne che di una nuova grande superficie di vendita.

Questo cambio di regole va a discapito di chi ha già effettuato investimenti nella zona, senza considerare le necessarie modifiche urbanistiche che si renderebbero necessarie e il saldo occupazionale negativo che deriverebbe da una simile oparazione. Il punto non è essere contro Esselunga e a favore di Conad (una vera ossessione per l’Amministrazione comunale, vista la quantità di volte che è stata citata da sindaco, vice e interventi a loro sostegno).

Siamo favorevoli all’arrivo di Esselunga; ma le aree di possibile insediamento non mancano. Non serve realizzarne di nuove. E peraltro non è Esselunga la titolare dell’area, ma un altro soggetto nei confronti del quale non ho nulla da eccepire. Semplicemente non condividiamo il senso dell’operazione. Sterile l’argomento che mette questa nuova ipotetica area in contrapposizione con quella che si sta realizzando al Ronco, che ha una differenza fondamentale: era già stata validata attraverso una procedura lineare, trasparente e in una programmazione chiara e visibile a tutti. Motivo per il quale i cittadini del Ronco non hanno reagito come i residenti in via Balzella. Il sindaco mostri la sua autonomia, che giustamente spesso rivendica, da una maggioranza che ha evidentemente altri obiettivi. Che sono tutti di carattere politico e di rivalsa verso aziende che vengono ricondotte - senza motivo - ad aree politiche avverse. Non si amministra così una città.

Massimo Marchi, Consigliere comunale di Italia Viva

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