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Siae troppo cara per la festa di quartiere, il M5S: "E' un moloch, ma errori anche del comitato"

“Il Comitato di quartiere dei Romiti evidenzia giustamente una problematica ben conosciuta in Italia: il moloch chiamato Siae, il cui monopolio come Movimento 5 Stelle abbiamo sempre detto fosse necessario superare”

“Il Comitato di quartiere dei Romiti evidenzia giustamente una problematica ben conosciuta in Italia: il moloch chiamato Siae, il cui monopolio come Movimento 5 Stelle abbiamo sempre detto fosse necessario superare”, si legge in una nota del Movimento 5 Stelle di Forlì. “Non possiamo che augurarci che prendano piede piattaforme alternative come SoundReef, alla quale si sono già registrati importanti cantanti italiani, e continui quindi l’opera di erosione di un potere che non ha controllori e che non diversifica il suo approccio in base alle finalità”, puntualizzano i pentastellati forlivesi. Il M5S risponde così all'appello del Comitato di Quartiere Romiti che, al termine della festa di quartiere, dovrà rinunciare a devolvere il ricavato alla scuola per pagare 1.800 euro di Siae

“Il Movimento 5 stelle, fin dal suo ingresso in Parlamento, ha portato avanti la battaglia per porre fine al monopolio Siae, istituito con una legge risalente al 1941, ormai un'era fa. È perciò una normativa che ha evidentemente bisogno di profondi cambiamenti, di essere al passo coi tempi”, incalza il deputato forlivese del Movimento 5 Stelle Carlo Ugo de Girolamo. “Agli artisti occorre concedere finalmente la libertà di scegliere a chi e a quali condizioni affidare la tutela dei propri diritti. Grazie alla libera promozione delle proprie opere si può dare nuova linfa al settore e creare nuove opportunità soprattutto per gli artisti emergenti, ma anche favorire la diffusione di opere d'arte e cultura innovative” continua il deputato pentastellato. 

“Il mercato è molto ricco ma necessita di una vera innovazione. Per questo la nascita di nuove start-up interessate ad alimentarlo va incoraggiata con estremo favore. La Siae, al contrario, va trasformata in organo pubblico e di controllo, predisposto a vigilare, come necessario, sulla corretta applicazione delle norme e delle disposizioni relative al diritto d’autore”, conclude così il deputato De Girolamo. 
 
“Allo stesso tempo però dobbiamo rilevare che la grande esperienza in svaghi edonistici, che ha sempre dimostrato il quartiere Romiti, avrebbe dovuto suggerire loro una diversa soluzione per non trovarsi in questa situazione. Ci chiediamo cosa sia cambiato dal riuscitissimo evento Romiti in Festa del 2017?”, si chiedono Daniele Vergini e Simone Benini consiglieri comunali del M5S di Forlì, “Le soluzioni alternative in realtà esistono già ora: consigliamo al quartiere Romiti di cominciare ad utilizzare musica Copyleft (cioè musica non soggetta a diritti d’autore) e invitiamo i coordinatori di quartiere ad informarsi su SoundReef, se lo desiderano ci metteremo a disposizione per aiutarli a passare all’utilizzo di questo nuovo sistema di gestione delle licenze delle royalty. Un supporto che, nel caso in cui i cittadini forlivesi ci daranno fiducia alle elezioni amministrative dell’anno prossimo, forniremo anche ufficialmente come Comune a 5 Stelle a tutti i quartieri, associazioni ed esercizi pubblici tramite la figura dell'Assessore all'Innovazione, delega non sufficientemente valorizzata nell’attuale giunta”, concludono i 5 stelle.

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