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Sindaci vs presidente della Provincia: "Può causare la divisione del territorio"

In un intervento congiunto dei sindaci di Forlì e Cesena, Roberto Balzani e Paolo Lucchi, che si apre con un "caro Massimo", arriva la replica con il contrattacco: "Potresti essere considerato un seminatore di discordie"

Non tarda la risposta alle accuse mosse lunedì in consiglio provinciale dal presidente della Provincia Massimo Bulbi, che ha  puntato il dito contro i primi cittadini dei due capoluoghi, ritenuti troppo divisi sulle questioni importanti. In un intervento congiunto dei sindaci di Forlì e Cesena, Roberto Balzani e Paolo Lucchi, che si apre con un “caro Massimo”, arriva la replica con il contrattacco: “Potresti essere considerato un seminatore di discordie. Leggi cosa che ne scrive Dante: Inferno, canto XXVIII”.

“E' vero: non sempre andiamo d’accordo fra noi e talvolta abbiamo opinioni diverse. - ammettono Balzani e Lucchi - Però, quando c’è da stringere sulle questioni di sostanza, un accordo a livello di territorio cerchiamo di trovarlo. Così abbiamo fatto nel caso di Romagna Acque, che a te è dispiaciuto nonostante le persone da noi nominate siano dirigenti pubblici di prim’ordine”. E questa è la risposta al primo punto criticato da Bulbi, con stoccata.

“Così faremo nel caso di Start, alla cui guida vogliamo un manager dal solido curriculum per strutturare un’impresa grande e complessa. Ma, al di là delle nomine, ci sono gli atti concreti. Prendiamo Serinar, alla quale ti riferisci espressamente nella tua dichiarazione. Cesena e Forlì sono impegnate a ridefinirne il profilo e a renderla economicamente sostenibile: e la Provincia? - chiedono i sindaci, per poi passare all'attacco - Ci risulta che la tua prospettiva è quella del disimpegno, al quale noi cerchiamo di porre rimedio, senza peraltro usare la tua attuale debolezza economica per colpirti, per evidente senso di responsabilità e di lealtà istituzionale. E allora perché devi farlo tu? Agendo così, qualcuno potrebbe finire per considerarti una delle cause di quella mancata unità territoriale che evochi giustamente come un sano obiettivo. Peggio: potresti essere considerato un seminatore di discordie. Leggi cosa che ne scrive Dante: Inferno, canto XXVIII”. Poi il tutto si conclude con “un affettuoso saluto”

LA CONTROREPLICA DI BULBI - "Carissimi Paolo e Roberto, leggo con soddisfazione che le mie dichiarazioni di ieri, in Consiglio Provinciale, hanno segnato una svolta decisa negli intenti delle vostre Amministrazioni. Infatti, mai, come nel corso di questo mandato, le scelte dei due maggiori comuni della nostra provincia sono state tanto divergenti; un fatto che, non essendo io 'uomo del Palazzo', mi è stato e mi viene continuamente confermato dalle tante persone che incontro sul territorio e di cui sono prova i diversi orientamenti emersi sulle infrastrutture (Aeroporto, Via Emilia bis.....), sulla Gestione dei rifiuti, sul progetto Ausl Unica.... Nel merito delle vostra postilla, mi preme ricordarvi che il nostro 'disimpegno su Serinar' è stato esclusivamente dovuto alla sottrazione di risorse e competenze da parte del Governo centrale. Per lo stesso motivo, visto che, in un prossimo futuro, non potremo  più assicurare gli interventi sul sistema viario e gli istituti scolasti, spero che l'unità d'azione che oggi avete dimostrato, possa divenire stabile e strutturata; infatti, il vostro comun sentire ed il gioco di squadra che saprete realizzare, non potranno che evitare disagi ai cittadini e portare vantaggio al nostro territorio. Un grazie, infine, per l'opportunità di rileggere Dante che mi avete offerto e dacchè vi piacciono gli autori 'immortali', mi è gradito consigliarvi la meditazione di Matteo 7:15-20".

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