Sit-in della Cgil davanti alla prefettura contro la Finanziaria
La Cgil si mobilita contro la finanziaria del governo. E lo fa anche in ambito locale con una protesta che vede protagoniste le camere del lavoro di Forlì e Cesena, che venerdì mattina dalle 9.30 alle 11.30 saranno mobilitate
La Cgil si mobilita contro la finanziaria del governo. E lo fa anche in ambito locale con una protesta che vede protagoniste le camere del lavoro di Forlì e Cesena, che venerdì mattina dalle 9.30 alle 11.30 saranno impegnate in un sit-in davanti alla prefettura per manifestare il proprio dissenso e la propria preoccupazione. Sarà anche organizzato un incontro ristretto con il prefetto, Angelo Trovato, per consegnargli un documento contenete le proposte del sindacato.
“Riteniamo che le scelte operate dal Governo – affermano Cgil di Forlì e Cesena -, se non modificate, avranno ricadute sociali pesantissime perché fondate esclusivamente sul contenimento e la riduzione del deficit senza pensare a politiche di crescita e sviluppo, sociale ed economico, privando in questo modo di ogni prospettiva il futuro del nostro paese”.
Per la Cgil nel testo “non esistono, infatti, misure in grado di sostenere in maniera efficace, in termini generali la ripresa economica e l’occupazione; il risanamento sarà tutto spostato sul versante dei tagli agli enti locali, alla spesa del Welfare e del Pubblico Impiego, con effetti devastanti per la tenuta della coesione sociale del paese”.
“Ciò comporterà danni gravissimi non solo per il lavoro pubblico, in termini di blocco degli stipendi e dei rinnovi contrattuali – afferma il sindacato -, ma anche per i cittadini che rischieranno seriamente di vedere pregiudicati servizi fondamentali erogati dalla Pubblica Amministrazione a seguito della diminuzione di risorse disponibili, del blocco delle assunzioni e per la possibile fuoriuscita dei precari in conseguenza delle disposizioni contenute in questo provvedimento, costruite tutte su un’idea basata sullo smantellamento dei servizi pubblici e sulla deregulation nei rapporti di lavoro (minore presenza del pubblico uguale meno servizi per i cittadini)”.