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Rifiuti abbandonati in strada, il M5S: "Si attivi un servizio di emergenza"

Per Vergini e Benini "sarebbe sufficiente attivare un numero telefonico unico da chiamare"

Rifiuti abbandonati nei vari quartieri di Forlì. Il M5S, attraverso i consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini, chiedono l'attivazione di un servizio d'emergenza. "E' sotto gli occhi di tutti come in questo periodo di trasformazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani si stiano verificando vari disservizi, specie nei giorni festivi e anche nella festività dedicata alla nostra Madonna del Fuoco con la giornata di festa subito a seguito di un fine settimana - esordiscono i pentastellati -. Come abbiamo già ricordato riteniamo che l'errore principale sia stato quello di voler per forza fare in 6 mesi una transizione per la quale ci sarebbero voluti almeno 2 anni, ed è evidente che questa forzatura sia stata fatta solo perchè le elezioni sono alle porte".

Rifiuti abbandonati fuori i cassonetti, il tour del M5S

"Ma sarebbe un errore gettare il bambino con l'acqua sporca, queste negligenze del livello politico non possono gettare discredito su un progetto come Alea che sulla carta dovrebbe portare benefici ai cittadini e all'ambiente - continuano -. Per questo motivo riteniamo che debba essere istituito un servizio speciale di raccolta d’emergenza per far fronte agli abbandoni ingiustificati su suolo pubblico ed agli innumerevoli cassonetti strabordanti di ogni tipo di rifiuto che si accumulano soprattutto durante le festività, e che rendono indecorosa la città di Forlì. Tale servizio è indispensabile almeno per i prossimi 3 o 4 mesi e non rappresenterebbe certamente una spesa esagerata".

Per Vergini e Benini "sarebbe sufficiente attivare un numero telefonico unico da chiamare, per evitare la confusione del cittadino sui tanti numeri (vigili urbani, Gev, Alea o cooperative addette alla raccolta) per chiedere di intervenire e rimuovere rapidamente ogni accumulo". Nel mirino dei pentastellati finisce anche la questione tariffe: "Ci chiediamo inoltre per quale motivo i 13 sindaci non si siano ancora messi d'accordo sulle tariffe. Questo ritardo è una gravissima responsabilità, perchè impedisce ai Consigli di deliberare i regolamenti definitivi e rischia di gettare discredito sull'intera operazione a causa di alcuni politici che non si mettono d'accordo. Quindi che si assumano le proprie responsabilità e facciano quello che dovevano fare già in dicembre prima dell'inizio del porta a porta su tutto il territorio".

Vergini e Benini puntano inoltre il dito contro la campagna elettorale: "Ancora una volta, per colpa di politici ambiziosi e alla ricerca perenne di quell’immagine positiva che i cittadini, invece, non gli riconoscono, un buon progetto rischia di atterrare ancora prima di decollare. La gran voglia di presentarsi in campagna elettorale giocandosi la carta del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti ha tradito il Pd, l’amministrazione comunale Drei, e quei sindaci come Zattini, primo cittadino di Meldola e attuale candidato di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno spinto per l’avvio forzato e anticipato del servizio".

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