rotate-mobile
Politica

Società post-incenerimento, l'Assessore Bellini svela il modello Forlì

Forlì "sta lavorando per la costituzione della società post-incenerimento, ovvero per la programmazione delle azioni amministrative ed economiche necessarie a sostituire gli impianti di smaltimento (discariche e inceneritori) con impianti di recupero di materia"

Forlì "sta lavorando per la costituzione della società post-incenerimento, ovvero per la programmazione delle azioni amministrative ed economiche necessarie a sostituire gli impianti di smaltimento (discariche e inceneritori) con impianti di recupero di materia". E' quanto afferma l'assessore all'Ambiente, Alberto Bellini, commentando l'entrata in funzione a Parma dell'inceneritore, con un primo ciclo di trattamento dei rifiuti.

Senza volere alimentare le polemiche ma, anzi con spirito propositivo, credo sia opportuno ricordare che proprio un anno fa io e il Sindaco Roberto Balzani avevamo detto ai cittadini e al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, prima in piazza Ghiaia, poi in una trasmissione televisiva, che non era sufficiente la volontà di una Amministrazione Comunale per interrompere la programmazione dello smaltimento dei rifiuti", evidenzia Bellini.

L'assessore spiega che la "realizzazione della società post-incenerimento si può realizzare attraverso i seguenti passi: approvazione di un piano regionale di gestione dei rifiuti, che preveda una quota minima di materiale residuale da inviare ad incenerimento; approvazione di una legge regionale, che sostenga attraverso la fiscalità ambientale, gli obiettivi del piano: riduzione dei rifiuti ed aumento della raccolta differenziata di qualità; incentivi alla realizzazione di sistemi di raccolta rifiuti basati sulla tariffazione puntuale, dove si paga in base alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti; incentivi alla realizzazione di piattaforme di selezione, di impianti di recupero materiali, e di impianti di trattamento del rifiuto urbano residuo".

"L'Amministrazione Comunale di Forlì, in accordo con la Provincia di Forlì-Cesena, si sta impegnando in questo percorso dal suo insediamento, con diverse azioni concrete - ricorda Bellini -. Forlì è stato il primo Comune ad approvare la legge di iniziativa popolare sui rifiuti; diniego ad Hera Ambiente dell'uso dell'inceneritore per il trattamento di biomasse, con conseguente estensione della quantità massima autorizzata, e di materiali provenienti dal altre Province; realizzazione della raccolta porta a porta per aumentare la percentuale di raccolta differenziata di qualità; conferma degli obiettivi previsti dall'autorizzazione integrata ambientale dell'inceneritore di via Grigioni, che si traducono nella riduzione della quantità autorizzata da 120.000 a 70.000 tonn/anno".

Bellini evidenzia che "l'Amministrazione Comunale continua il percorso di realizzazione della società post-incenerimento, anche attraverso la definizione di una normativa nazionale per promuovere la transizione verso la gestione dei rifiuti basata sul recupero. Infatti, riteniamo che tale percorso, oltre ad essere una soluzione ideale dal punto di vista ambientale e sanitario, sia anche una straordinaria opportunità di sviluppo economico nel settore dei materiali, ambito economico molto importante in un paese nel quale le materie prime sono di fatto assenti".

Conclude l'assessore: "L'amministrazione comunale si augura di incontrare la collaborazione di tanti Enti e Amministratori a livello regionale, come già avvenuto per la legge di iniziativa popolare, sottoscritta dopo il Comune di Forlì da moltissimi Comuni e Province italiane, fino a raggiungere oltre 1.200.000 abitanti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Società post-incenerimento, l'Assessore Bellini svela il modello Forlì

ForlìToday è in caricamento