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Caos su sosta e strisce blu, Pasini (Udc): "Ticket sforato non è multa"

"Mi auguro – insiste Andrea Pasini, consigliere comunale e segretario provinciale UdC – che dopo questa nota chiarificatrice, il comune di Forlì proceda rapidamente all’emanazione della specifica delibera"

Per chi sosta nelle strisce blu oltre il termine per cui ha pagato non viene elevata contravvenzione per divieto di sosta perché ciò non è previsto dal Codice della strada. La regolamentazione della sosta è materia di competenza comunale Per irrogare penali o sanzioni pecuniarie nei confronti di chi sosta oltre il termine per cui ha pagato, il comune deve emanare una specifica delibera. In assenza di tale delibera e quindi finché non verrà approntata, non è possibile elevare multe per il caso in questione”.

Con questa “nota  congiunta del Governo italiano, tramite i ministri dei Trasporti e degli Interni Lupi ed Alfano, e il presidente dell’associazione nazionale dei Comuni Italiani, Fassino si chiude definitivamente la polemica legata al regolamento della sosta sulle aree pubbliche del Comune, che prevede non più una multa per gli sforamenti dei ticket uguale per tutti (che siano per un minuto o una mezza giornata), ma una penalità per l’inadempienza contrattuale, proporzionale all’entità della tariffa non corrisposta.

"Mi auguro – insiste Andrea Pasini, consigliere comunale e segretario provinciale UdC –  che dopo questa nota chiarificatrice, il comune di Forlì proceda rapidamente all’emanazione della specifica delibera, anche perché, perseguendo nel comportamento illegittimo, si espone a ricorsi che, se rivolti (gratuitamente e senza alcun costo) al Prefetto, dipendente dal ministero degli Interni, non potranno che essere automaticamente accolti".

"C'è, inoltre, un'altra nota importante da sottolineare – spiega il consigliere UdC – le penalità che i Comuni possono fissare, in un proprio regolamento per chi sfora l'orario pagato per la sosta, hanno natura “privatistica” e quindi non danno diritto a riscuotere con cartella esattoriale, ma sono equiparate a crediti fra privati. Quindi non si ricadrà più nelle “mani” di  Equitalia  per avere semplicemente sforato un ticket. L’occasione mi è utile per evidenziare che nessuno dice di non far pagare il debito, bensì che lo si faccia secondo  criteri di “commisurazione e ragionevolezza”. Un richiamo alla ragione, per chi ce l’ha e la usa”.

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