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Spegnimento dell'inceneritore: la Regione boccia il documento approvato dal Consiglio comunale a luglio

La delusione del consigliere regionale Pompignoli: "Il Pd regionale sconfessa il suo stesso gruppo a Forlì. Brusca battuta d’arresto nel percorso di spegnimento dell’inceneritore"

"Brusca battuta d’arresto nel percorso di spegnimento dell’inceneritore". Sono le parole del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli dopo la bocciatura di Pd e lista Bonaccini Presidente al testo presentato dall'esponente del Carroccio mercoledì mattina in Commissione Ambiente e Territorio (si sono astenuti Movimento 5 Stelle e di Emilia Romagna Coraggiosa). Nella risoluzione, che nei contenuti riprendeva i passaggi e l’impegno finale del provvedimento sottoscritto e approvato dal consiglio comunale di Forlì il 19 luglio, si chiedeva di “condividere e tenere conto, nella trattativa per la sottoscrizione del nuovo "Accordo per la Gestione dei Rifiuti Urbani nel Termovalorizzatore di Forlì" e in previsione della stesura in corso del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, delle linee guida contenute nella mozione approvata senza alcun voto contrario il 19 luglio scorso da tutto il Consiglio comunale di Forlì, con particolare riferimento all'obiettivo di chiudere il termovalorizzatore di Hera Ambiente spa entro il termine di vigenza del nuovo programma regionale di gestione dei rifiuti previsto per il 2027".

"La città di Forlì aveva espresso un’importante sentenza per la sostenibilità del suo territorio e il futuro delle giovani generazioni - spiega Pompignoli -. Il voto di del Pd regionale mette una pietra tombale sul percorso di progressivo spegnimento del Termovalorizzatore di Hera. Sconfessando l’impegno e il senso di responsabilità dei loro stessi colleghi di partito, i consiglieri regionali del Pd hanno ipotecato il futuro e la qualità dell’aria della città di Forlì, reso vano l’impegno quotidiano dei nostri cittadini nel processo di differenziazione dei rifiuti e posticipato in maniera importante l’orizzonte temporale di spegnimento dell’inceneritore. Nel dibattito di mercoledì mattina, la Giunta Bonaccini avrebbe dovuto prendere atto delle indicazioni elencate nella delibera consiliare e tracciare i primi passi verso un nuovo Accordo per la Gestione dei Rifiuti Urbani nel Termovalorizzatore di Hera Ambiente. Questo non solo non è stato fatto, ma dal Pd regionale è arrivato un brusco segnale di disallineamento rispetto all’impegno comune della politica locale. Il tutto, come sempre, a discapito della comunità forlivese".

Numerosi gli inviti provenienti da altre forze politiche per il ritiro del documento e per un lavoro condiviso sul prossimo Piano rifiuti regionale. Per Andrea Costa (Pd) è "legittima la posizione del Consiglio comunale di Forlì riportata in questa risoluzione e la Regione ha il dovere di confrontarsi con tutti gli enti territoriali, ma deve contestualmente inserire tutte le singole istanze in un quadro pianificatorio più globale che deve portare anche alla razionalizzazione di tutta l'impiantistica regionale della filiera dei rifiuti".

Anche Silvia Piccinini (M5s) - che sulla risoluzione ha presentato due emendamenti (entrambi respinti) - per "disincentivare il nomadismo dei rifiuti speciali che sono a libero mercato e che prevalentemente provengono da Veneto e Lombardia", condivide la tematica posta dal collega leghista, ma contesta il metodo. "Forse sarebbe stato meglio - commenta la capogruppo - se la risoluzione fosse stata condivisa sul territorio con le forze che hanno votato l'Ordine del Giorno in Consiglio comunale. In generale, comunque, anche Piccinini ha espresso l'auspicio per una condivisione trasversale delle posizioni in vista del prossimo atto programmatorio sui rifiuti, per arrivare ad una globale riduzione degli impianti regionali.

Igor Taruffi (Emilia Romagna Coraggiosa) ha convenuto che il tema posto dal territorio forlivese sia assolutamente di rilievo e, trovandosi d'accordo sull'opportunità di un ulteriore momento di riflessione, ha precisato: "E' sul Piano dei rifiuti che dovremo misurarci in futuro per arrivare a un'architettura di sistema realmente efficace e sostenibile". Il capogruppo, poi, ha rivendicato come "anche Emilia Romagna Coraggiosa voglia la riduzione degli impianti di smaltimento, discariche o termovalorizzatori che siano, per potenziare maggiormente la raccolta differenziata, ma occorre un'ottica di sistema per evitare pericolosi effetti domino che porterebbero al caos più totale".

Pompignoli (Lega), infine, nello specificare ulteriormente alcuni punti della risoluzione a sua firma, ha sottolineato come, "in attesa del nuovo Piano rifiuti, quello attuale sia in piena vigenza e quindi, se vi fosse un voto contrario alla Risoluzione, si arriverebbe all'assurdo di una Regione che vota contro i principi che essa stessa ha fissato". La risoluzione è stata respinta con il voto contrario di Pd e lista Bonaccini. Astenuti ER Coraggiosa e M5s, mentre si sono dichiarati a favore Lega, Forza Italia e Rete Civica.

Commenta Albert Bentivogli, consigliere comunale e segretario forlivese della Lega: "I sentori c’erano tutti. Dopo quasi un’anno di lavoro e svariate commissioni consiliari assieme a tutti gli stakeholder del settore il Consiglio comunale ha approvato un documento unico sul miglioramento della qualità dell’ambiente ampiamente condiviso da tutte le forze politiche. Durante i lavori di stesura in alcune occasioni ho espresso più volte perplessità sul fatto che il partito democratico approvasse un documento che sarebbe passato alla prova dei fatti dal Prg, il piano regionale della gestione rifiuti della giunta regionale. Mercoledì ho fugato ogni dubbio. Il Partito Democratico che ha votato a Forlí per lo spegnimento dell’inceneritore è lo stesso che in Regione lo ha drasticamente bocciato. Il conflitto esistenziale tra un partito democratico locale e quello regionale ha sancito che, tutto il processo virtuoso e di sacrificio intrapreso dalla nostra città in direzione di una riduzione dei rifiuti inceneriti e il successivo spegnimento dell’impianto dì via Grigioni fosse solo un gioco illusorio a discapito dei cittadini forlivesi e della loro salute. Perché ideare un sistema dì raccolta differenziata porta a porta quando si sapeva che l’obbiettivo dì riduzione dei rifiuti inceneriti sarebbe stata una mera illusione? Avete perso, per l’ennesima volta, l’occasione di dimostrare che parole e fatti vanno nella stessa direzione".

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