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Sport, approvata la nuova legge regionale: "No a discriminazioni di età e genere"

La nuova legge regionale riunisce le precedenti norme dedicate alla promozione dell’attività sportiva e all’impiantistica, introducendo alcune innovazioni

370mila iscritti a federazioni sportive, 870mila iscritti a enti di promozione sportiva e circa 3 milioni di praticanti: sono questi i numeri dello sport in Emilia-Romagna. E proprio allo sport è dedicata una nuova disciplina regionale approvata in Assemblea legislativa con i voti favorevoli di Pd, Si, Mdp, Fi e Fdi-An, e l’astensione di Ln e M5s. La nuova legge regionale riunisce le precedenti norme dedicate alla promozione dell’attività sportiva e all’impiantistica, introducendo alcune innovazioni.

La legge regionale approvata oggi sostiene con fondi ad hoc e nuovi strumenti la manutenzione dell’impiantistica pubblica. Previsto anche un alleggerimento burocratico per le organizzazioni sportive che intendono fare richiesta di contributo regionale per le loro attività, senza rinunciare a regole chiare e trasparenti per l’affidamento della gestione degli impianti. Non viene infine tralasciato il tema del doping e delle misure per contrastarlo. Un’attenzione specifica è inoltre dedicata agli eventi sportivi capaci di richiamare l’attenzione dei media e del grande pubblico realizzando esternalità positive per l’economia e il turismo locale”.

“Il messaggio è chiaro: lo sport è al centro delle politiche di questa Regione come non lo era mai stato prima. Significativo è anche il dato di 20 milioni di euro di investimenti programmati nel 2017 ricorrendo ai Fondi europei per lo Sviluppo e la Coesione", sottolineano i consiglieri regionali forlivesi del Pd Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli.

“In questi anni, infatti, sono state significative le risorse messe a disposizione di impianti e iniziative che, a vario livello, promuovono l’attività sportiva. Stiamo parlando di un sistema che favorisce la salute e il benessere psico-fisico di bambini e adulti, la cultura della legalità e dell'integrazione, di una rete che deve molto al mondo del volontariato e degli appassionati, ma anche al lavoro quotidiano di professionisti e atleti - proseguono i consiglieri . La legge punta al coinvolgimento delle scuole, favorisce l’accessibilità agli impianti e alla pratica sportiva per disabili e persone in condizione di fragilità; presto questa disciplina andrà ad integrarsi con la legge regionale sulla prevenzione, che a breve inizierà il suo iter, contribuendo a realizzare una società più attiva e sana”.

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