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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Welfare, appello dei sindacati: "Basta tagliare le risorse destinate agli anziani"

Cgil, Cisl e Uil esprimono "preoccupazione per la volontà del Comitato di Distretto del forlivese (di cui fanno parte tutti i 15 comuni del territorio) di voler operare ulteriori pesantissime riduzioni sugli interventi dedicati al mantenimento a domicilio delle persone fragili ed anziane, finanziate dal Fondo Regionale della Non Autosufficienza".

"Non è più possibile tagliare le risorse destinate agli anziani". In una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil esprimono "preoccupazione per la volontà del Comitato di Distretto del forlivese (di cui fanno parte tutti i 15 comuni del territorio) di voler operare ulteriori pesantissime riduzioni sugli interventi dedicati al mantenimento a domicilio delle persone fragili ed anziane, finanziate dal Fondo Regionale della Non Autosufficienza".

Nell’incontro avvenuto mercoledì, il Comitato di Distretto ha proposto un taglio complessivo e mirato in particolare alla quota destinata all’assegno di cura degli anziani e alle attività domiciliari di 352.000 euro, senza presentare alcun tipo di progettualità rispetto ad un riordino complessivo dell’offerta dei servizi (se non la sola revisione dei criteri per la concessione dell’Assegno di Cura), che pure le Organizzazioni Sindacali stanno chiedendo da tempo. Lo stesso accordo firmato fra le parti a giugno 2013, nel prendere atto dell’ulteriore  taglio di 121.000 euro che si operava proprio sulla quota destinata all’Assegno di Cura dell’area Anziani, prevedeva l’impegno del Comitato di Distretto a presentare un programma di razionalizzazione dell’offerta dei servizi su tutte le aree (Anziani, Disabili ed interventi trasversali), finalizzato ad un rientro della spesa, di fatto superiore alle risorse disponibili.

I sindacati, nel sottolineare "come i pesanti tagli fatti dal 2012 ad oggi abbiano prodotto una riduzione di oltre 750mila euro nei confronti degli interventi rivolti agli anziani  (quota del fondo per la non autosufficienza dedicata agli assegni di cura e alla domiciliarità  pari a circa il 40% del destinato a tale scopo)", ritengono "impraticabile pensare ad ulteriori diminuzioni di spesa in tale direzione (a fine luglio e per il 2014, pari ad oltre 300mila euro)" e ribadiscono la loro "totale indisponibilità ad accettare tagli, per riequilibrare i conti, sul fondo regionale per la non autosufficienza assegnato dalla Regione al distretto, continuando a tagliare risorse al “capitolo anziani”, anziché prevedere un progetto organico di riordino di tutti i servizi, come da impegno assunto nel 2013 dallo stesso Comitato di Distretto".

I sindacati, viene specificato, "non si vogliono sottrarre ad un confronto complessivo e ribadiscono, come già da tempo sostenuto in tutti i tavoli, che una riflessione seria, nel rispetto delle norme e delle direttive presenti, circa le attuali modalità con le quali si effettua la programmazione e la gestione delle attività e dei servizi offerti nel territorio, rivolti agli anziani e ai disabili non sia più rinviabile; programmazione e gestione che, se declinata al meglio, può produrre risultati molto significativi, oltre che per la qualità dei servizi, anche per liberare risorse da reinvestire nelle attività a fronte dei bisogni emergenti ancora non coperti da servizi adeguati. Vanno individuati obiettivi precisi e date certe che vista la rilevanza e la complessità delle materie, dovranno (e potranno) essere non immediate ma con “step” certi e verificabili".

Viene condivisa "la richiesta avanzata dal Comitato di Distretto di superare una modalità di assegnazione dell’assegno di cura che oggi avviene in maniera diversa in base alla data di presentazione della domanda (il così detto “doppio binario”); ma ciò potrà avvenire solo dopo aver discusso e possibilmente condiviso i nuovi criteri e, a parere delle organizzazioni sindacati, a far data dal primo gennaio 2015 e comunque in seguito alla condivisione del percorso sopra riportato sulla programmazione e sulle forme di gestione".

Cgil, Cisl e Uil, nel ribadire che, "in un momento di grandissima difficoltà che perdura da anni, specialmente per gli anziani e le loro famiglie, ritengono improponibile ridurre le risorse a loro destinate", chiedono alle Amministrazioni Locali e al Comitato di Distretto di continuare "a considerare il welfare come elemento centrale di risposta ai bisogni dei cittadini, dando priorità e sostegno all’assistenza domiciliare, anche per evitare il ricorso a strutture residenziali, oltretutto costose". Viene infine evidenziato "che, qualora si intenda procedere unilateralmente con il taglio delle risorse sull’assegno di cura, sull’attività domiciliare e/o riducendo le risorse per le attività di contrasto all’isolamento, attiveranno idonee iniziative previa una diffusa e articolata informazione circa le scelte assunte dalle Amministrazioni e dal Distretto".

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