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Taglio degli alberi in corso Diaz, botta e risposta tra Bartolini e il Wwf

"Il WWF di Forlì, nel ribadirne la validità evidenzia che il WWF in Italia è solito favorire le ripiantumazioni, con un particolare importante e sostanziale però, che il Bartolini volutamente ignora"

"Luca Bartolini ribadisce le sue posizioni come se la documentazione tecnico arborea esibita il giorno prima - 04.08.2013 - dalla stampa locale non avesse fornito in abbondanza tutti i requisiti tecnici ambientali alla base degli interventi sul verde urbano nei tre viali forlivesi. Il WWF di Forlì, nel ribadirne la validità evidenzia che il WWF in Italia è solito favorire le ripiantumazioni, con un particolare importante e sostanziale però, che il Bartolini volutamente ignora: si tratta di essenze pienamente idonee al sito e al contesto nel quale dovranno crescere". E' questa la replica di Alberto Conti, presidente del WWF di Forlì, al consigliere regionale del PDL Luca Bartolini in merito al taglio degli alberi in corso Diaz.

"Nel caso specifico dei bagolari il contesto adatto, come spiegato in sede di conferenza stampa appena 2 giorni fa, non è Corso Diaz, per i motivi già noti e ultranoti: strada stretta, case alte, spazio vitale insufficiente per le piante. Anche dal punto di vista estetico, la situazione migliorerà, perché l'arredo urbano di Corso Diaz (ma anche degli altri viali) si presenterà più omogeneo e regolare. A titolo di esempio si potrebbe citare l'assetto arboreo realizzato 10 anni fa in Via Vittorio Veneto, dove sono stati piantati sì dei Bagolari, ma proprio perché l'ampiezza del sito e l'assenza di ostacoli strutturali lo consentivano. Tanto per dare un'idea, le nuove piantumazioni nei 3 viali interessati saranno di poco più basse dei bagolari di Via Vittorio Veneto, così come attualmente si presentano"


COSA AVEVA DETTO BARTOLINI -  Poiché non ci sto ad essere tirato per la giacca dalle guerre interne al mondo ambientalista che in Regione mi contesta un giorno si e l’altro pure, mi sento in dovere di replicare alle critiche ricevute per aver difeso le piante sane quarantennali di Corso Diaz che martedì saranno tagliate. Mai avrei pensato di essere criticato da una associazione come il WWF  nel difendere non dei pini marittimi (che rompendosi arrecano danni quando nevica) bensì dei  BAGOLARI, piante sane di 40 anni, dei cui frutti peraltro sono ghiotti gli uccelli  ma che martedì verranno brutalmente segati  in Corso Diaz, proprio su indicazione dell’associazionismo ambientalista .

Tutto ciò è incredibile. Basta andare sul motore di ricerca google per vedere come in diverse scuole d’Italia vengono donate proprio dal WWF non piante qualsiasi ma proprio di BAGOLARO,  da piantare nel giardino delle scuole  per sensibilizzare i giovani all’attenzione delle piante  o da dedicare alla memoria di caduti. Si trovano anche battaglie durissime di WWF e Legambiente pronti ad incatenarsi pur di salvare  vie alberate proprio con BAGOLARI  in diverse città d’Italia.

Ecco perché leggendo la posizione degli ambientalisti nostrani, che oramai han commesso l’errore di avvallare  l’assurda  decisione  presa nelle stanze del Comune per Corso Diaz  di sostituire i bagolari con delle piccole piante di pero, viene proprio da dire “due peri e due misure” .

Posso comprendere la condivisione al progetto da parte dei vivaisti che dovranno sostituirli ma non di chi mi contestava   quando chiedevo, con successo,  di tagliare le piante per mettere in sicurezza le strade provinciali dove tanti giovani han perso la vita. Gli stessi ambientalisti che si sono incatenati per salvare poche piante a Cesenatico in Viale Torino e riusciti nell’intento appellandosi al Prefetto per fermare le motoseghe.

Accetto  la sfida ad un pubblico incontro  ma per farlo è come minimo necessario che il  Sindaco Balzani fermi subito lo scempio previsto nei prossimi due giorni. Sarebbe una presa in giro chiedere un pubblico confronto con i cittadini  a piante già abbattute. Ma il dialogo e l’informazione non dovevano essere  al centro del programma di Balzani? Nel chiedermi cosa sarebbe successo se una decisione del genere l’avesse assunta un  Sindaco di centro destra, ripeto il mio  appello anche al prefetto di Forlì-Cesena Erminia Cesari perché fermi le motoseghe affinchè prevalga il buon senso lasciando l’ombreggiatura di C.so Diaz così com’è e non ridotta al nulla da piccole piante di pero che anche tra 5 anni rimarranno solo piccoli cespugli ornamentali.

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