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Taglio degli alberi, la posizione di "Italia Nostra"

Il Consiglio Direttivo della Sezione di Forlì di Italia Nostra si è riunito il 2 settembre 2013 per discutere il Progetto di sostituzione delle alberature in tre viali cittadini, adottato dal Comune di Forlì nel gennaio scorso.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il Consiglio Direttivo della Sezione di Forlì di Italia Nostra si è riunito il 2 settembre 2013 per discutere il Progetto di sostituzione delle alberature in tre viali cittadini, adottato dal Comune di Forlì nel gennaio scorso.

Quale prima associazione sorta in Italia nel 1955 per la tutela dei centri storici e del paesaggio in adesione all’Art. 9 della Costituzione, Italia Nostra è stata il recapito di preoccupate richieste dalla Sede centrale e dalle Sezioni normalmente impegnate a difendere il verde urbano da speculazioni edilizie e cementificazione, da cittadini forlivesi e da docenti universitari che chiedevano motivazioni per un impatto così devastante creato soprattutto dall’abbattimento dei pini di viale Bolognesi in assenza di un’adeguata e motivata informazione.

Ciò premesso, è stato rilevato in sintesi quanto segue:

1-    Si è preso atto che gli abbattimenti sono stati effettuati senza che il progetto fosse stato presentato allo stesso Tavolo delle Associazioni Ambientaliste ed anzi fino a ieri non sono state rese note le soluzioni definitive per la sostituzione, che a questo punto non può che ritenersi urgente, visto lo stato in cui versa ora la strada, privata della cortina che, se pur non in condizioni ottimali, ne uniformava la disparità edilizia cresciuta dopo l’impianto dei pini.

2-    Un approccio più graduale e condiviso avrebbe consentito di affrontare sotto più punti di vista le radici profonde del problema, con soluzioni efficaci e mirate: la sicurezza non è il solo termine giusto per classificare piante di oltre cinquant’anni, nel pieno dello sviluppo e per la gran parte sane, tanto meno l’”abbattimento emergenziale”. Sembrano prevalere gli aspetti economici, l’impreparazione dei tecnici addetti alla manutenzione, una cultura dell’automobile che trasforma ogni strada in parcheggio, una mentalità più incline alla sostituzione che alla manutenzione: tanto in campo edilizio, quanto in quello del verde. Sul recupero di viali di pini di sicuro interesse storico e paesaggistico, anche se  oggi non più consigliati, esistono esempi e studi per cure e sostituzioni progressive, in quanto un intervento su un viale cittadino è un piano di “riqualificazione urbana”, come quello su un albero storico è un progetto di ” restauro”. In ogni caso si chiede formalmente di essere coinvolti preventivamente per le scelte future.


3-    La cattiva progettazione, manutenzione e gestione del verde è con evidenza la principale causa di degrado dei viali urbani, unita alla mancanza di una programmazione intersettoriale degli interventi pubblici, che informi e coinvolga le scelte che vanno dal piano del traffico a quello delle reti di servizi e sottoservizi, dall’urbanistica e in particolare all’educazione civica.

4-    Su viale Bolognesi, assai ampio (e a senso unico nell’ultimo tratto), sarebbe assurdo sacrificare la piantumazione di nuovi alberi restringendo il marciapiede per realizzare la pista ciclabile. Lo spazio disponibile consente entrambe le possibilità, realizzando la pista ciclabile interamente nella carreggiata stradale.


5-    Riscontrando che i precedenti incontri pubblici su questo progetto non sono stati sufficientemente  frequentati per mancanza di adeguata informazione e che tuttora appaiono insufficienti le motivazioni coerenti fra diagnosi dei danni e caratteristiche di progetto. Considerando che l’impatto degli abbattimenti ha sviluppato un nuovo interesse dei cittadini per l’argomento, si chiede di attivare maggiori momenti di coinvolgimento anche attraverso le scuole che già in passato si sono dimostrate particolamente sensibili; con incontri tecnici e pubblici. Italia Nostra chiede quanto prima la Convocazione del Tavolo delle Associazioni Ambientaliste per affrontare e definire le problematiche relative all’informazione e al ruolo del tavolo stesso.

Il Presidente di Italia Nostra
Sezione di Forlì
Arch. Marina Foschi

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