rotate-mobile
Sanità / Meldola

Taglio dell'auto medica, Fratelli d'Italia lancia la petizione: "Lattuca difende la decisione? Si dovrebbe dimettere"

Con la petizione che nei prossimi giorni sarà portata sul territorio, Fratelli d'Italia chiede "che l'Ausl Romagna ripristini l'automedica che fa base a Meldola"

Una petizione popolare per richiedere il ripristino immediato dell'automedicalizzata che fa base a Meldola. E' quella che promuoverà Fratelli d'Italia Forlì-Cesena "per respingere l'attacco alla sanità forlivese perpetrato dall'Ausl Romagna". "L'Ausl Romagna vuole indebolire il servizio di soccorso d'emergenza sul territorio forlivese eliminando l'automedica che fa base a Meldola - dichiarano Alice Buonguerrieri e Luca Bartolini, rispettivamente coordinatore provinciale e responsabile del comprensorio forlivese di Fratelli d'Italia -. Toglierla significa privare la popolazione di un servizio indispensabile, cioè quello di un medico che può intervenire nei casi gravi di incidenti e malori, supportando l'ambulanza e il personale sanitario del 118. Questa decisione ha sollevato non solo le proteste dei 15 sindaci del comprensorio, che hanno ben compreso la portata della decisione sul territorio, ma sta già preoccupando la gente, che ancora una volta si trova a pagare sulla propria pelle il taglio dei servizi essenziali".

"La sanità non è nè di destra nè di sinistra - proseguono -. il diritto alla salute è di tutti e per questo nei prossimi giorni partiremo con una raccolta firme sul territorio per opporci a questo scellerato taglio dell'automedicalizzata. Questa scelta penalizza in prima battuta le vallate del comprensorio forlivese, che si troveranno sguarnite, ma anche la città di Forlì e di Forlimpopoli, dove questa automedica spesso interviene". Con la petizione che nei prossimi giorni sarà portata sul territorio, Fratelli d'Italia chiede "che l'Ausl Romagna ripristini l'automedica che fa base a Meldola in modo da garantire un adeguato presidio d'emergenza al comprensorio forlivese, senza penalizzarlo rispetto ad altre zone, e tenendo conto delle particolari condizioni della viabilità nelle aree di collina e montagna".

Bartolini commenta in maniera critica anche l'intervento del presidente della Provincia Enzo Lattuca, che ha difeso il provvedimento preso dall'Ausl: "Sposando in pieno la linea dell'Ausl Romagna e non ascoltando nemmeno i suoi colleghi del forlivese, si sta dimostrando totalmente inadeguato al suo ruolo di Presidente della Provincia che, a questo punto vale la pena ricordarlo, è formata da 30 Comuni di cui 15 del comprensorio forlivese, lo stesso che chiede a gran voce nulla di più ma neppure nulla di meno rispetto agli altri. Dopo 19 anni di esperienza in Consiglio Provinciale non ho mai visto una dichiarazione di un Presidente tanto sprovveduta, inadeguata e in totale contrasto con l'indirizzo dei propri Sindaci: forse Lattuca crede di essere il presidente della Provincia di Cesena, dimenticandosi però di un pezzo importante di territorio. Così rompe il rapporto di fiducia con gli altri rappresentanti istituzionali e si pone in aperta contrapposizione a mezza Provincia: se avesse un minimo di buon senso a questo punto si dovrebbe dimettere. Anche perché dice diverse inesattezze: i medici in servizio sull'automedicalizzata di Meldola erano tutti rianimatori e medici di emergenza, non personale in servizio al Pronto soccorso. Quella ventilata da Lattuca è una scusa che non regge: quei medici lavoravano in orario di attività aggiuntiva".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Taglio dell'auto medica, Fratelli d'Italia lancia la petizione: "Lattuca difende la decisione? Si dovrebbe dimettere"

ForlìToday è in caricamento