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Taglio dell'automedica, Italia Viva contesta Pd e Forlì&Co: "Se ne è voluto fare una questione di bandierine"

Massimo Marchi, consigliere comunale di Italia Viva che lunedì scorso in Consiglio comunale ha votato a favore della mozione della Lega contro la soppressione dell'automedica di Meldola, contesta le dichiarazioni dei gruppi consiliari PD e Forlì&co

"Invece di valutare nel merito l'ordine del giorno proposto dalla maggioranza e votarlo come meritava - non per la maggioranza, ma per i cittadini che si vedono togliere un presidio sanitario importantissimo - se ne è voluto fare una questione di bandierine". Massimo Marchi, consigliere comunale di Italia Viva che lunedì scorso in Consiglio comunale ha votato a favore della mozione della Lega contro la soppressione dell'automedica di Meldola, contesta le dichiarazioni dei gruppi consiliari PD e Forlì&co, "che inspiegabilmente si sono astenuti sul voto all'ordine del giorno presentato dalla maggioranza ed emendato dal sottoscritto, che non posso condividere".

"Sull'ordine del giorno proposto dai colleghi di Pd e Forlì&co, seppur presentato oltre i termini previsti e quindi non ammissibile, mi sono comunque espresso per ammetterlo alla discussione - precisa Marchi -. Purtroppo la forzatura e la strumentalizzazione è apparsa subito evidente con la successiva presentazione di ben otto emendamenti di cui uno con un testo completamente nuovo chiaramente non accoglibile. Invece di valutare nel merito l'ordine del giorno proposto dalla maggioranza e votarlo come meritava - non per la maggioranza, ma per i cittadini che si vedono togliere un presidio sanitario importantissimo - se ne è voluto fare una questione di bandierine".

"Sarebbe interessante sapere cosa pensano di questa incredibile presa di posizione (che ricorda tanto quella dell'astensione sulla facoltà di Medicina), il sindaco di Meldola e gli altri sindaci di centrosinistra che hanno firmato il documento che chiede di rivedere la sciagurata decisione di eliminare Mike42". L'esponente renziano puntualizza inoltre che è stato lui "a chiedere ufficialmente la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per discutere a fondo di tutti i problemi che riguardano la sanità pubblica territoriale".

"Insomma mai come questa volta è apparso chiaro quanto sia inadeguata una opposizione fatta a prescindere e non nell'interesse della collettività", rimarca il consigliere comunale. Quindi un'ultima puntualizzazione: "Lungi da me l'idea di fare da avvocato difensore dell'attuale maggioranza di centrodestra che guida il Comune di Forlì ed alla quale non ho mai risparmiato le mie critiche fatte però nel merito dei provvedimenti presentati".

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