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Tangenziale tra San Martino e Vecchiazzano, il progetto continua a far discutere. Marchi (Iv): "Fare presto sì, ma anche bene"

Il consigliere comunale di Italia Viva, Massimo Marchi, mette così il punto esclamativo sull'importante infrastruttura che collegherà San Martino in Strada con Vecchiazzano

Sì alla realizzazione del terzo lotto della Tangenziale, ma "accogliendo anche le sacrosante osservazioni dei cittadini, soprattutto di quelli direttamente interessati, nel rispetto dei moderni canoni di impatto ambientale, tenendo conto della sicurezza futura degli utenti e spendendo in maniera oculata i soldi pubblici". Il consigliere comunale di Italia Viva, Massimo Marchi, mette così il punto esclamativo sull'importante infrastruttura che collegherà San Martino in Strada con Vecchiazzano.

Martedì si è discusso delle richieste dei quartieri in una videoconferenza tra Comune di Forlì, Anas, Comitati di quartiere di San Martino e di Vecchiazzano, analizzando le osservazioni fatte dai cittadini. Tre le richieste principali: quella del Comune di realizzare uno svincolo ad hoc a servizio del pronto soccorso dell'ospedale, e poi una collinetta artificiale di un centinaio di metri a Vecchiazzano per schermare gli impatti acustici dell'uscita del tunnel lato via del Partigiano e le interferenze con via Cangini. Le osservazioni non sono state accolte da Anas, ad eccezione della bretella per l'ospedale e caldeggiata dall'amministrazione comunale.

Marchi ha più volte affrontato il tema del terzo lotto in Consiglio comunale: "Qualcuno mi dirà che il sistema tangenziale è una mia fissazione, ma in realtà il problema è ben più serio e riguarda la realizzazione dell’opera nel suo complesso. L’interesse nostro e di tutti i Forlivesi è fare in modo che i cantieri per la realizzazione del Terzo Lotto si aprano prima possibile, perché si tratta di un’opera strategica per la nostra città. Però vogliamo che i lavori siano realizzati bene, accogliendo anche le sacrosante osservazioni dei cittadini, soprattutto di quelli direttamente interessati, nel rispetto dei moderni canoni di impatto ambientale, tenendo conto della sicurezza futura degli utenti e spendendo in maniera oculata i soldi pubblici".

Interpellato da ForlìToday, l'assessore alla Mobilità Giuseppe Petetta ha chiarito che "Anas negli ultimi mesi ha effettuato nuovi rilievi e approfondito soluzioni alternative per i problemi posti. Sono state effettuate molte modifiche al progetto, su richiesta del Comune e dei quartieri. Restano però due questioni, quelle in via Cangini e a Vecchiazzano, che non possono essere accolte in quanto non sono possibili soluzioni alternative compatibili con la normativa. Ci siamo aggiornati a dopo le feste per ulteriori approfondimenti".

Commenta Marchi: "Emerge quindi il fatto che ormai è troppo tardi e non è più possibile rimettere in discussione il progetto dell’opera in quanto sarebbe necessario riavviare l’iter autorizzativo col rischio di perdere i finanziamenti e bloccare la realizzazione del terzo lotto. Non possiamo accettare che a distanza di oltre un anno, da quando sono state fatte varie osservazioni per rendere migliore il progetto da parte dei Quartieri di Vecchiazzano e San Martino, vengano disattese le promesse allora fatte dall’Amministrazione di recepirle e portarle subito con forza al tavolo di Anas. C’era tutto il tempo per valutare ed accogliere i suggerimenti dei cittadini. Ci sembrano quindi assolutamente inaccettabili le parole dell’assessore Petetta, ne la chiusura aprioristica dei tecnici Anas che in sostanza ci dicono “prendere o lasciare”. L’Amministrazione non può semplicemente dirci “è troppo tardi”. Nonostante il tempo perso noi pensiamo che ci sia ancora la possibilità di modificare in meglio il progetto. Fare presto sì, ma anche bene".

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