Sanità, Bartolini (FdI): "Automedica da Forlì a Portico in 13 minuti? Neanche uno come Max Verstappen ci riuscirebbe"
Così Luca Bartolini, responsabile per il comprensorio forlivese di Fratelli d'Italia, partito che ha lanciato una raccolta firme per preservare la seconda automedicalizzata sul forlivese e che ha già raccolto oltre 2500 adesioni
"Nemmeno ingaggiando Max Verstappen e mettendolo al volante della Skoda automedicalizzata si riuscirebbe a coprire il servizio di emergenza dall'ospedale di Forlì alle vallate del forlivese nei tempi dichiarati dall'Ausl Romagna. Tredici minuti per percorrere la distanza da Forlì a Portico di Romagna vorrebbe dire marciare a una media di 138 chilometri orari su strade strette che attraversano numerosi centri abitati. Per raggiungere Premilcuore in 18 minuti servirebbe spingere fino a una media di 133 chilometri orari su una strada stretta e di montagna. Ma per favore, non facciamoci prendere in giro da questa Ausl Romagna e dai politici che avvallano scelte che minano la qualità del servizio per i cittadini e poi vogliono chiudere la bocca alle forze di opposizione". Così Luca Bartolini, responsabile per il comprensorio forlivese di Fratelli d'Italia, partito che ha lanciato una raccolta firme per preservare la seconda automedicalizzata sul forlivese e che ha già raccolto oltre 2500 adesioni. I consiglieri provinciali di centro destra avevano presentato un ordine del giorno in Provincia "dopo le improvvide dichiarazioni del presidente della Provincia Enzo Lattuca a favore del taglio dell'automedica avvallata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nonostante la presa di posizione netta e contraria di tutti i 15 sindaci del comprensorio forlivese".
LA CONSIGLIERA COMUNALE DI FDI - "SPOSTARE UNA MIKE A PIEVESESTINA? UNA TOPPA PEGGIORE DEL BUCO"
"Ma invece di mettere in discussione il documento, che avrebbe fatto emergere la posizione contrastante dei 15 primi cittadini con quella del Presidente, ha preferito indire un'adunanza tematica. Bene, poteva essere l'occasione per affrontare il tema con compiutezza - continua Bartolini –, ma Lattuca non si è smentito e opponendosi alla richiesta dei consiglieri di centrodestra che, come da regolamento, volevano invitare anche i parlamentari locali (le parlamentari Alice Buonguerrieri e Rosaria Tassinari e il deputato Jacopo Morrone), il sindaco di Meldola Cavallucci, i consiglieri rRegionali Massimiliano Pompignoli e Massimo Bulbi nonché i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, ha deciso in modo unilaterale di aprire il consiglio soltanto ai soli sindaci e all’uomo di fiducia di Bonaccini, il direttore generale dell'Ausl Romagna, Tiziano Carradori".
Per Bartolini si tratta di "una dimostrazione di arroganza e presunzione, ma anche uno schiaffo ulteriore a tutti i forlivesi: Lattuca continua a fare il sindaco di Cesena e non il èpresidente della Provincia. Una decisione, quella di Lattuca, che ha trovato l'appoggio solo dei colleghi sindaci cesenati Matteo Gozzoli e Luciana Garbuglia nonché dal segretario Pd Daniele Valbonesi, che ancora non ha deciso da che parte stare: se battersi fino in fondo per difendere il territorio, con Santa Sofia penalizzata dal nuovo assetto dell'automedica, o se difendere i vertici del suo partito, lo stesso che lo aveva candidato al posto numero 5 in una lista di 4 candidati, facendogli addirittura credere che aveva pure ottime chances di elezione alle ultime politiche". "Lattuca farebbe bene a correggere il tiro e riportare la sua azione istituzionale nell’alveo della democraticità - conclude Bartolini - magari convincendo il presidente Bonaccini, che si incensa nella sua corsa a segretario nazionale Pd per la qualità della sanità in Regione, a ripristinare la seconda automedicalizzata del forlivese".