"Pur con tutti i tentativi effettuati, anche dal sottoscritto, in questi 4/5 anni il bus lo prende non più del 4/4.5% dei forlivesi". Ad intervenire sulla questione è l'ex vicesindaco di Forlì, Giancalo Biserna. "Se poi togliamo le scuole la percentuale scende ancora. Non è più possibile andare avanti così, anche perchè se tramite il bus si riuscisse a diminuire il traffico d' auto del 25/30% avremmo un miglioramento dell' aria significativo. Altro che domeniche ecologiche e giovedì senza auto, misure ormai alla frutta".

"Senza contare il fatto che il peso dei costi è tutto sul Comune e sulla Regione che annualmente destinano ad un servizio in disuso circa 5 milioni di euro complessivi. Un anno di prova per i residenti: il Comune lo da gratis a tutti i residenti e la cifra a carico dei cittadini per biglietti ed abbonamenti di circa un milione e cinquecento mila euro la recupera sull' Irpef e/o suile tariffe rifiuti, in modi da studiare, ma possibili. A chi mi dice che non si possono più aumentare la tassazione e/o la tariffa rifiuti rispondo che questo non è un aumento, ma un risparmio, perchè queste cifre io cittadino - se prendo il bus - le recupero con minori costi della benzina e minori costi per parcheggi a pagamento", prosegue Biserna.

"Per esempio: i forliversi sono 120.000, le utenze domestiche sono 53.000, se questa "tassa fittizia", mettiamo di 30 euro all' anno (rateizzati e non li sente nessuno), la pagassero 50.000 persone si arriverebbe solo qui a 1.500.000. Se nel contempo si istruisse un progetto europeo sulla mobilità, accedendo ai Fondi previsti, che una scelta del genere potrebbe favorire, si riuscirebbe a coprire anche un miglioramento delle linee, quanto mai fisiologico a questa iniziativa", conclude.