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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Turismo, 200mila euro dalla tassa di soggiorno. L'opposizione: "E' senza senso"

Qualche dubbio è stato sollevato anche in maggioranza, con Luigi Sansavini che non si è detto proprio convinto, chiedendo di lasciare aperta la destinazione

Forli' vara la sua tassa di soggiorno, per un incasso stimato di circa 200.000 euro. Il via libera è arrivato martedì in Consiglio comunale, con 17 voti favorevoli, otto contrari, la minoranza; tre astenuti, Lodovico Zanetti del Partito democratico, e Mario Peruzzini e Tatiana Gentilini di Noi con Drei. E un dibattito che siè concentrato sul dubbio se quella romagnola sia o no una citta' turistica. Qualche dubbio è stato sollevato anche in maggioranza, con Luigi Sansavini che non si è detto proprio convinto, chiedendo di lasciare aperta la destinazione; il collega Zanetti ha chiesto  di destinarla al recupero di luoghi turistici, Mario Peruzzini per trasporto pubblico nelle periferie e parcheggio gratuito nel centro storico, puntando il dito contro la Destinazione Romagna, "una delle piu' grosse falle, abbiamo venduto il turismo". Emendamenti giudicati inammissibili.

Per la capogruppo dem Maria Maltoni puo' "essere un elemento di interesse" e d'altronde "non grava direttamente sui cittadini", inoltre puo' porre la citta' come "interfaccia con il territorio per il turismo culturale, delle terme, dei borghi e delle colline". Il collega Michele Bertaccini e' "estremamente favorevole" e attacca chi "descrive ogni cosa come scandalo". Netta contrarieta' da parte dell'opposizione. Daniele Mezzacapo della Lega Nord e' convinto che "il Comune non puo' permettersela"; mentre Simone Benini del Movimento 5 Stelle sottolinea che "non e' ne' contingentata nel tempo ne' destinata", quando la tassazione e' gia' "elevatissima" e la burocrazia "pesante". Insomma "siamo fortemente contrari, Forli' non e' una citta' turistica" e questa e' "una cambiale in bianco alla giunta". Si tratta di una "delibera senza senso", ha rincarato la dose Davide Minutillo di Fratelli d'Italia: "Non possiamo permettercela, ma che pubblicita' ci facciamo?", si è chiesto.

Dello stesso avviso il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio Ragni: "Non avete ancora approvato il progetto sul centro storico e gia' mettete le tasse. Non e' il momento". Infine Daniele Avolio del Gruppo misto ha sottolineato che "il Pd ha messo un'altra tassa, quello che voleva fare una 'rivolunione'. E gli albergatori sono tutti avvelenati. La tassa di soggiorno e' una rapina e il Pd ci sta consegnando la citta'". Questa e' "una citta' bellissima che si merita lo sforzo piccolo ma coraggioso per fare il salto di qualita'. E' il momento giusto", ha chiuso il dibattito il vicesindaco Lubiano Montaguti. Forli' "e' una citta' industriale", con una decina di alberghi, una decina di agriturismi e una trentina di bed and breakfast, per 1.552 posti letto, spesso pieni grazie al settore business, sottolinea. Quanto incassato "restera' al turismo", ha concluso. (fonte Dire)

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