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"Un'unica Provincia in Romagna? Un’ottima idea che Balzani promuove da tre anni"

Bulbi non deve sottovalutare la proposta di Balzani e tantomeno non viverla come una critica al suo operato. Le esigenze di programmazione del territorio vanno oltre il confine provinciale.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Sono molto soddisfatto che l’idea del Sindaco di Forlì di creare un’unica Provincia in Romagna abbia suscitato un dibattito che va oltre la dimensione locale. E’ un ottima idea che Roberto Balzani promuove da quasi tre anni (prima di diventare Sindaco) e che oggi è più attuale che mai. Agli amici del PD che lo criticano voglio ricordare che nell’assemblea nazionale dell’Ottobre 2010 sono stati approvati dei documenti programmatici che invitano i territori ad andare nella direzione indicata da Balzani. Il documento è molto articolato ma vi è un passaggio in cui dice “Il pulviscolo e la frammentazione amministrativa e gestionale vanno superati. E deve risultare chiaro che la messa a fattore comune dei poteri per un governo più efficace e “risparmioso” è l'altra faccia o l'altra possibilità rispetto alla possibile riduzione dei livelli istituzionali previsti dalla Costituzione. Ineludibile è il risultato da raggiungere, condizione per la ripresa di un rapporto positivo e di fiducia con i cittadini”. In altre parole cerchiamo di ridurre il numero degli enti (cominciando da Comuni e Province) piuttosto che eliminare un livello istituzionale.

E’ evidente che l’eliminazione tout court delle Provincie non risolverebbe i problemi né di spesa pubblica né di gestione del territorio perché le funzioni sarebbero svolte da altri enti come le Regioni che sono macchine più costose e meno attente al territorio. Ma è altrettanto evidente che le dimensioni attuali delle Province non sono ottimali e che necessitano di un livello di programmazione del territorio più ampio come dimostrano le problematiche e dibattiti attuali che riguardano il sistema fierististo, gli aereporti, la viabilità, la gestione dei servizi sanitari, ecc… E’ chiaro a tutti come la maggior parte delle infrastrutture abbiano una ricaduta che va oltre i confini della provincia stessa (E45, Via Emilia, il sistema autostradale, il sistema portuale) come è palese che le politiche che riguardano il turismo, l’agricoltura, la gestione dei rifiuti non possono essere più fatte prescindendo dai nostri vicini di casa (o meglio di provincia). Per questi motivi è meglio razionalizzare, ossia creare una provincia unica che oltre a diminuire i costi della politica risponda meglio alle esigenze di programmazione del territorio.

Il PDL suggerisce la via inversa ossia quello di creare una Regione in più. Questa soluzione oltre ad elevare molto i costi della politica (un consigliere regionale costa almeno 15 volte in più di un consigliere provinciale) rappresenta la direzione inversa che sta seguendo tutta Europa che preferisce accorpare piuttosto che scindere. Sia ben chiaro che la proposta di Balzani non deve essere vista come una critica agli attuali Presidenti di Provincia, ma in un mondo globale non possiamo rinchiuderci nei nostri territori facendo finta che quello che succede affianco a noi non ci riguardi. La nostra Provincia ha nel passato conseguito ottimi risultati. Ad esempio quando ha preso in carico le strade ex statali come la Bidentita ha investito molto di più lei in 5 anni che l’ANAS in oltre 50 anni, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Insomma io credo che la proposta del Sindaco Balzani debba essere sostenuta con forza da tutti in modo particolare dagli amici del PD, spogliandosi del ruolo amministrativo che oggi ricoprono.    

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