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Unione dei Comuni, Bertaccini (Pd): "Pubblico e privato per fare sistema"

L’Unione dei 15 Comuni del forlivese, al netto di quelle funzioni che per legge dovranno essere gestite in modo associato, sono convinto ne possa gestire altrettante in virtù del buon senso

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

L’Unione dei 15 Comuni del forlivese, al netto di quelle funzioni che per legge dovranno essere gestite in modo associato, sono convinto ne possa gestire altrettante in virtù del buon senso.   Occorre mettere al centro dell’azione dell’Unione un settore come quello del turismo, per anni sinonimo di costa, oggi invece sempre più rivolto anche all’entroterra.  Partendo dalla legge 7 occorre ragionare su come gestire il turismo in forma sempre più territoriale in modo che diventi sempre più una leva di sviluppo sostenibile. Inutile elencare i tanti motivi d’ interesse che il nostro territorio può offrire ma è di certo buona cosa sottolineare un dato, la vitalità del nostro territorio, come del resto lo è nel suo complesso quello romagnolo.  Per citare alcuni esempi pensiamo a progetti come Atrium che sul filone Europeo della riscoperta dell’architettura razionalista fa del nostro territorio un inevitabile centro di interesse internazionale, pensiamo al parco delle Foreste Casentinesi o agli innumerevoli percorsi escursionistici come quello di Stade, dell’Alta Via dei Parchi o del cammino di Assisi che corrono lungo le nostre colline, pensiamo alle realtà Termali di Fratta e Castrocaro, ad eventi come la Festa Artusiana o le mostre del San Domenico, per non parlare delle sagre che si susseguono ogni settimana promuovendo eccellenze enogastronomiche di ogni tipo.  
Mantenere e utilizzare a pieno tutto questo richiede però un salto di qualità, fare sistema, ed alla politica richiede che la si faccia pensando in termini territoriali e in grande sintonia con le decine di realtà imprenditoriali che animano questo settore. Una sagra, un evento o una iniziativa in grado di attirare migliaia di persone, deve essere sostenuta in modo collegiale e deve essere, per tutto il territorio,  un occasione di stimolo e crescita.  

1) occorre promuovere strumenti di aggregazione imprenditoriale,  cosi che le singole piccole imprese, che spesso fanno da contenuto e corollario alle varie iniziative, possano sempre di più incrementare la propria attività.
2) Sosteniamo con un pizzico di coraggio quelle esperienze imprenditoriali che al loro giusto profitto uniscono anche l’effettiva vitalità e vivibilità di zone che altrimenti verrebbero, in montagna quanto in città, dimenticate.
3) Occorre mettere il privato che opera in questo settore nelle condizioni di poter promuovere il proprio prodotto o servizio in modo adeguato.  La crescita turistica e la vivibilità stessa dell’entroterra passa, nel 2014, anche e soprattutto dall’avere in ogni zona una effettiva possibilità di accesso alle tecnologie dell’informazione, in questo continuiamo ad investire.
4) L’Unione dei Comuni per poter acquisire strategiche funzioni deve avere una propria struttura, perché non impegnare le grandi capacità amministrative oggi, in parte “ferme” ,  senza fondi e talvolta pure senza funzioni, dentro l’ente provincia in un nuova realtà come l’Unione.

Stati Generali del Turismo

Si faccia il punto sul turismo, non più come sparuta voce fra le pieghe dei vari bilanci comunali,  ma nell’unico modo che ha senso farlo cioè in termini territoriali.  Ai sindaci, e per tutti al presidente Drei, propongo di dare il via agli Stati Generali del Turismo a 15.
Un appuntamento fisso, che in modo regolare possa nel tempo promuovere ed allo stesso tempo chiarire, stato e prospettive dei progetti turistici nel territorio della Romagna Forlivese.

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