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Unione dei Comuni e sicurezza, Forlì SiCura: "Servono strategie comuni"

La lista civica, affermano Peruzzini e Gentilini, "è preoccupata dalle continue manifestazioni delle organizzazioni sindacali che contestano la mancanza di una direzione efficace della Polizia dell’Unione"

Forlì SiCura ha chiesto al presidente dell’Unione dei Comuni "se intende dedicarsi anche ai temi della sicurezza del suo territorio e sia intenzionato a condividere le linee guida e le azioni adottate da gennaio dello scorso anno dal Consiglio comunale di Forlì, allineando ed integrando le politiche della sicurezza". "Se la strada di una sicurezza condivisa ed integrata non verrà percorsa sarà necessario capire se sia sensato che un territorio dove la città capofila, con circa 120mila abitanti su 180mila, adotti strategie di tutela della sicurezza diverse e dis-integrate dal resto della comunità - affermano Mario Peruzzini e Tatiana Gentilini della lista civica “Forlì SiCura” -. Forse sarà anche in caso di pensare in maniera differente e chiudere questa esperienza dell’Unione che, fino ad ora, ha assorbito personale e risorse, sia economiche che strutturali, senza avere risultati apprezzabili per la comunità, solo una medaglia di latta da appuntare nel curricula di qualche politico".

"Questa lista civica - proseguono Peruzzini e Gentilini - è preoccupata dalle continue manifestazioni delle organizzazioni sindacali che contestano la mancanza di una direzione efficace della Polizia dell’Unione e gravissime carenze di Operatori di Polizia. La sicurezza, fino ad ora, non è stata mai sviluppata verso una visione unitaria ed integrata, anzi, è scollegata da ogni contesto con iniziative a macchia di leopardo, di sindaci che, per mera propaganda, vanno in direzioni radicalmente opposte, senza avere una visione complessiva ed analitica degli interventi a tutela della sicurezza dei cittadini, delle attività produttive e dei beni pubblici. Significativi inconcludenti ed estemporanee iniziative sollecitate da un’associazione (Controllo di vicinato), apparentemente senza scopo di lucro, capeggiata in quest’area da un insegnate in pensione ed ex vice sindaco con delega alla sicurezza che  durante il suo mandato(2009/2014) ha portato Forlì ai disonori della cronaca, come città con il maggiore incremento di furti in abitazione in Italia".

Peruzzini e Gentilini ricordano i progetti promossi dalla lista civica adottati dal Consiglio comunale a Forlì: "prevenzione dei reati anche attraverso la riqualificazione urbana; recupero e riqualificazione degli spazi pubblici; miglioramento dell’illuminazione delle aree residenziali e pubbliche; la presenza di team di esperti per “analisi del rischio stradale”, d’intesa con rappresentanti dei quartieri, per interventi migliorativi della rete viaria per innalzare i livelli di sicurezza (già analizzati in pochi mesi a Forlì circa 350 tratti critici ed elaborate proposte di possibili interventi); sicurezza partecipata ed integrata, coordinata da Agenti di quartiere; accrescimento del ruolo del poliziotto di quartiere con corsi di formazione; promozione della collaborazione tra polizia locale e rappresentanti di quartiere; miglioramento degli scambi informativi tra cittadini ed istituzioni adottando nuove tecnologie; assistenza alla vigilanza di comunità; sviluppo in tutti i quartieri la videosorveglianza evoluta (targasystem) per il contrasto alla criminalità, con la prospettiva di essere condivisa ed in rete nell’Unione dei Comuni; impulso alla sicurezza sussidiaria, ossia, valorizzare il ruolo degli Istituti di vigilanza, favorendo una sorveglianza itinerante nelle aree cittadine in cui vi è la necessità di tutelare beni pubblici tramite le Guardie Particolari Giurate".

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