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Unione dei Comuni, il M5S si scaglia contro: "Nuove poltrone e nessun risparmio"

L’Unione dei 15 Comuni della Romagna forlivese, avviata dal primo aprile scorso, “a differenza di quanto viene sbandierato dalla politica locale, non comporterà assolutamente un risparmio economico"

L’Unione dei 15 Comuni della Romagna forlivese, avviata dal primo aprile scorso, “a differenza di quanto viene sbandierato dalla politica locale, non comporterà assolutamente un risparmio economico. Risulta infatti evidente come ai 15 consigli comunali (e alle rispettive giunte e sindaci) attuali si venga così ad aggiungere un nuovo ed ulteriore consiglio con tanto di commissioni, una nuova giunta ed un nuovo presidente dell’Unione, tutti nominati e non eletti”. L'accusa arriva dal Movineto 5 Stelle di Forlì.

“L’Unione potrebbe rappresentare un effettivo miglioramento dei servizi al cittadino solo nel caso ci fosse la volontà reale di investire sia in termini economici che di impiego delle risorse umane, ma, purtroppo e dati alla mano, questa non appare essere nelle intenzioni – si legge nella nota - La realizzazione dell’Unione non dovrebbe poi prescindere dalla condivisione con i lavoratori che vi operano e dalle buone relazioni con il mondo sindacale che li rappresenta; purtroppo anche questo aspetto appare fortemente problematico vista la recente proclamazione dello stato di agitazione promosso dai sindacati”.

“Ci chiediamo quindi perché, nonostante l’assenza di obblighi, il Comune di Forlì abbia aderito a questa Unione che non porterà alcun vantaggio tangibile ai cittadini, ma soltanto la creazione di ulteriori posti dirigenziali, infrastrutture ed uffici, i quali continueranno a vivere nella loro totale indipendenza anche se in futuro i Comuni decideranno di ritornare sui loro passi ritirando le deleghe. In particolare in riferimento all’art. 7 comma 3 dello Statuto relativo l’adesione all’Unione, chiediamo se sia stata fatta una analisi preventiva di fattibilità in merito al conferimento delle funzioni per valutarne costi e benefici. Per quali motivazioni, ad esempio, è stata valutata la necessità di ben tre vicecomandanti presso la Polizia Municipale? Soprattutto perché, vista l’attuale carenza di risorse economiche ed umane, sarà molto difficile garantire un controllo adeguato del territorio allargato. Proprio in questo particolare momento pre-elettorale, l'adesione all'Unione ci appare come una decisione politica volta esclusivamente al rinnovo ed all’aumento degli incarichi politici (in altre parole: “poltrone”)”, concludono i grillini.

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