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Rondoni (Ncd): "Urbanistica nel caos, fermi investimenti milionari"

Alessandro Rondoni, capogruppo Pdl, è intervenuto martedì 1 aprile in Consiglio Comunale e annuncia che lo farà anche la prossima settimana, nella seduta dell’8 aprile, per evidenziare “il caos e la mancata programmazione"

Alessandro Rondoni, capogruppo Pdl, è intervenuto martedì 1 aprile in Consiglio Comunale e annuncia che lo farà anche la prossima settimana, nella seduta dell’8 aprile, per evidenziare “il caos e la mancata programmazione in un settore delicato come quello urbanistico”, spiega. E dice: “Si è arrivati - afferma - a fine mandato con troppe questioni ancora aperte, con faldoni e pratiche da evadere e i cittadini arrabbiati perché perdono tempo, soldi e investimenti con il rischio di mettere a repentaglio le attività in un periodo di crisi economica”.

Osserva inoltre: “Il Consiglio Comunale ha rinviato il voto sul Poc (Piano operativo comunale) per la troppa confusione sulle procedure, sui contenuti, sugli indirizzi politici e anche sugli emendamenti proposti dall’assessore dopo il lavoro di numerose commissioni convocate di corsa a pochi giorni dalla conclusione del mandato e con i documenti giunti tardi, solo nella stessa giornata di Consiglio». Rondoni ha anche criticato la Giunta perché «non sono state date risposte precise alle domande dei cittadini e non si capisce se comandano gli uffici o la politica. Abbiamo chiesto all’assessore quali criteri e metodologie vengano applicati in materia”.

E aggiunge: “Il rinvio è stato voluto dalla minoranza che ha chiesto e ottenuto, anche con il sofferto consenso della maggioranza, di ridiscutere il Poc martedì 8 aprile con la possibilità di emendamenti. Non vi erano le condizioni procedurali per andare alla votazione, così come ha evidenziato pure il segretario generale, considerato anche che il Consiglio Comunale è stato sospeso e si è riunita d’urgenza una seconda volta la conferenza capigruppo. Pur condividendo l’indirizzo generale di riqualificazione e rigenerazione urbana, abbiamo fatto numerosi rilievi mettendo in evidenza che ci sono caos e troppa confusione su procedure, contenuti e indirizzi politici”. Rondoni sottolinea inoltre: “Ci sono già ricorsi al Tar e minacce di pratiche legali che potrebbero determinare oneri al Comune e non è pensabile che vi siano due velocità, quella della politica e quella degli uffici. Sono fermi milioni di investimenti per nuove attività, mancano autorizzazioni, sono bloccati insediamenti, capannoni e il trasferimento di aziende. Per clausole inserite in una delibera, con un altro voto si è dovuto rettificare anche sulle tavernette. Gli ordini professionali sono poi in agitazione e minacciano ricorsi”.

Rondoni, inoltre, nel suo intervento in Consiglio Comunale ha evidenziato che «si è persino arrivati alla querelle con la Diocesi e la Cei per gli oneri della rotonda ai Romiti, che il Comune vuole fare pagare alla parrocchia, primo caso in Italia, come pure quelli per i locali dell’oratorio utilizzati per attività sportive, ricreative ed educative, considerandoli locali commerciali». E sottolinea: «Abbiamo quindi segnalato una generale situazione di incertezza per una tempistica approssimativa che a fine mandato ingolfa il settore, e non va a beneficio di Forlì. Più che una città compatta sembra una città confusa”.

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