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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sanità / Meldola

Vallata del Bidente senza automedica, Bulbi: "Decisione gravissima. Territorio privo di un presidio medico concreto"

"Accolgo con convinzione l’appello dei 15 sindaci dei Comuni forlivesi perché credo che la soluzione di riorganizzazione proposta nel Progetto di sviluppo del sistema di soccorso preospedaliero Romagna sia assolutamente da rivedere", afferma Bulbi

Anche il Pd della Vallata del Bidente e il consigliere regionale Massimo Bulbi si associano alla richiesta dei sindaci del territorio di mantenere l’automedica a Meldola, sospesa dal primo gennaio. “Il Progetto presentato a fine dicembre - spiega il Consigliere regionale Massimo Bulbi - prevede l’eliminazione nel territorio forlivese della Mike42, una delle due automedicalizzate del territorio che ha postazione a Meldola, con la conseguente riduzione della capacità di intervento con automezzo di soccorso avanzato in caso di grave emergenza sanitaria in tutto il territorio ed in particolare in quello collinare e montano. Mi sembra difficile che una sola automedicalizzata a Forlì possa dare piena copertura a tutti i territori dei Comuni del distretto forlivese che ricordo hanno una superficie territoriale totale di circa 1100 chilometri quadrati” 

“Questa decisione - prosegue Bulbi - è gravissima perché lascia il territorio privo di un presidio medico concreto ed indispensabile e ancora una volta isola quei Comuni posti in territori collinari e montani che da anni lottano contro politiche di impoverimento dei servizi essenziali. Disagi ancora più marcati perché questi territori sono lontani dai principali centri di erogazione dei servizi. Per questo motivo sto predisponendo una interrogazione che presenterò in questi giorni in Regione per chiedere una immediata revisione del progetto, questa volta anche con il coinvolgimento degli amministratori locali che meglio di chiunque altro conoscono le istanze e le esigenze dei loro territori e che fino ad ora non sono stati coinvolti".

"Ringraziando la tenacia di Roberto Cavallucci nel farsi promotore di questa petizione su cui vediamo con piacere una grande compattezza di intenti sia delle amministrazioni sia delle forze politiche presenti in consiglio regionale, ricordiamo che il problema non riguarda solo Meldola e i comuni vicini ma una sottostima, in questo ambito, delle necessità di un territorio geograficamente e demograficamente complesso come quello della collina e della montagna forlivese le cui comunità perderebbero, secondo il piano del’Ausl, un fondamentale presidio di sicurezza e celere intervento sul territorio", affermano Tomas Rubboli (Meldola), Ilaria Cangini (Civitella e Cusercoli), Marco Chiarini (Galeata) e Gabriele Nuzzolo (Santa Sofia).

"Come giustamente sottolineato dai sindaci, è difficile pensare che una sola auto medicalizzata con sede a Forlì possa garantire la velocità d’intervento caratteristica e necessaria a questo servizio per coprire non solo il capoluogo ma ben 1100 chilometri quadrati di territorio distribuiti su tre vallate e con piccole comunità e frazioni che, con mille difficoltà, continuano a essere vive anche al di fuori dei centri principali - proseguono i dem della vallata -. Sollecitiamo pertanto l’Ausl a tornare sui propri passi e auspichiamo la prosecuzione della compattezza politica nel promuovere la richiesta dei sindaci e, più in generale, nel difendere le conquiste della sanità pubblica regionale in particolar modo nei suoi presidi più periferici e diffusi sul territorio".

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