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Viabilità, scalo merci e aeroporto: vivace botta e risposta tra i rappresentanti istituzionali

Collegamento con la E45-E55, Cervese, Emilia bis, SS 67, scalo merci e aeroporto "Ridolfi" sono alcune delle questioni esaminate per le quali non si comprende ancora lo sviluppo che possano avere e se sono considerati elementi importanti per la crescita del nostro territorio

Si è svolto lunedì scorso l'incontro promosso dall'Associazione ex Consiglieri Comunali con i parlamentari e i consiglieri regionali di Forlì, presenti i capigruppo consiliari del Comune, che si è incentrato in particolare sul tema delle infrastrutture territoriali di collegamento in area vasta romagnola. Collegamento con la E45-E55, Cervese, Emilia bis, SS 67, scalo merci e aeroporto "Ridolfi" sono alcune delle questioni esaminate per le quali non si comprende ancora lo sviluppo che possano avere e se sono considerati elementi importanti per la crescita del nostro territorio.

Il vivace botta e risposta ha evidenziato diverse posizioni e alcune convergenze tra i rappresentanti istituzionali a partire dal riconoscimento che occorre ridefinire la vocazione di Forlì. Tra i punti scaturiti l'indebolimento politico istituzionale accumulato in questi anni, la difficoltà di "fare squadra" sul piano istituzionale e fra le forze politiche che soffrono della crisi nella quale si dibatte il sistema dei partiti, la scarsa cultura nell'affrontare la definizione di un progetto di sviluppo della nostra realtà.

Elementi tutti che rendono fragile il rapporto forlivese con la Regione e con le realtà politiche - istituzionali dell'area vasta romagnola. Sui problemi "aperti" e le relative priorità da affrontare si sono registrate alcune convergenze: collegamento con la E45-E55 per evitare l'isolamento di Forlì dai grandi assi viari, anche se diverse sono le ipotesi su come questo debba realizzarsi (adeguamento della Via Mattei o della Cervese), puntare sulla Statale 67 pur conoscendo il disaccordo di Ravenna: in ogni caso occorre accelerare gli studi di fattibilità e operare scelte chiare e precise in tutta fretta.

Sul complesso delle infrastrutture viarie diversa la posizione del Consigliere regionale Thomas Casadei che sostiene l'opportunità di puntare su infrastrutture leggere (piste ciclabili, no a nuove strade come la via Emilia bis per non consumare territorio) anche per sostenere un corretto rapporto fra infrastrutture e difesa dell'ambiente.

Sull'aeroporto "Ridolfi", pur nella consapevolezza che la chiusura è avvenuta e che è fallito il progetto regionale di creare sistema fra gli scali, si sostiene la necessità di avviare attività differenti da quella "passeggeri" (manutenzione o cargo) considerato che per altro l'area aeroportuale ospita il polo tecnologico-aeronautico con le attività connesse alla formazione e alla ricerca, patrimonio accumulato nel tempo e che non può andare disperso.

Infine unanime è stata la convinzione che occorra riaprire un dialogo con la città, sulle scelte strategiche dello sviluppo e che sia indispensabile ricercare la più larga condivisione così come era avvenuto nel passato sulle grandi scelte quali l'Acquedotto di Romagna e l'Università. Prossimo appuntamento dell'Associazione il tema della sanità nella prospettiva della costruzione dell'Azienda unica dell'area vasta romagnola.

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