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Elezioni regionali, il viceministro Olivero incontra gli agricoltori: "Obiettivo semplificazione"

Occorre, secondo il viceministro Olivero, "nvestire pesantemente nella prevenzione dei rischi idrogeologici a cui più di un terzo della regione è esposto, territorio provinciale di Forlì e Cesena compresi".

Una cinquantina di agricoltori ha accolto giovedì sera il vice ministro all'agricoltura Andrea Olivero, in visita sul territorio per sostenere la candidatura di Maria Grazia Bartolomei e Pierangelo Bergamaschi, esponenti di Centro Democratico. Prima del dibattito, particolarmente partecipato, il viceministro accompagnato dai candidati si è recato nel punto vendita del Consorzio Carni Valle del Bidente che inaugurerà ufficialmente sabato. Un'esperienza fortemente vocata al chilometro zero e all'imprenditoria giovanile che ha raccolto il plauso di Olivero.  

Il viceministro che ha sottolineato prima di tutto "il fondamentale ruolo della Regione nella programmazione e tutela del comparto agricolo", spiegando "come il Governo stia cercando di forzare le resistenze, anche europee, per sostenere tutto il comparto lavorando per accelerare i processi di semplificazione delle normative ed in particolare delle certificazioni dei prodotti".

Olivero ha inoltre posto l'accento sul ruolo che l'agricoltura e gli imprenditori in primis svolgono come presidio del territorio in particolare per quanto riguarda il rischio idrogeologico, ricordando inoltre che per incentivare il lavoro e la presenza su questo territori è bene mantenere i servizi essenziali: "È facile dire agli agricoltori di non abbandonare i territori rurali ma poi se non si garantiscono i servizi sanitari, scuole e viabilità adeguate e tutti quegli aspetti essenziali che permettono la vivibilità, non dobbiamo stupirci del progressivo calo della presenza imprenditoriale e umana nelle campagne, sia in montagna che in pianura".

Strettamente correlato ai territori è l'aspetto della tracciabilità e sempre più le produzioni saranno legate ai luoghi di origine e su questo fronte l'Emilia Romagna ha davvero una marcia in più. "La tracciabilità e la salvaguardia del consumatore sono elementi imprescindibili per garantire la qualità di quanto viene prodotto ma non possono gravare sulle spalle degli agricoltori e qui dobbiamo e vogliamo semplificare - ha spiegato Olivero - Altro fattore è quello della lotta alla contraffazione: La Cina potrà riprodurre tutto ma non potrà mai copiare quel valore sociale che le comunità rurali offrono in più alle produzioni tipiche dell'Emilia Romagna". Da ultimo, ma non meno importante, la salvaguardia dei territori e anche su questo Olivero ha le idee molto chiare: "Investire pesantemente nella prevenzione dei rischi idrogeologici a cui più di un terzo della regione è esposto, territorio provinciale di Forlì e Cesena compresi".

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