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Vigilanza privata in sciopero, l'Ugl non aderisce e punta alla trattativa di settembre

L’Ugl Sicurezza Civile non ha aderito allo sciopero proclamato per giovedì e venerdì

Addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in sciopero giovedì e venerdì in tutt'Italia, per una mobilitazione indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs Uil per il rinnovo del contratto nazionale del settore scaduto nel 2015. "L’Ugl Sicurezza Civile, il sindacato confederale più rappresentativo per numero di iscritti della categoria delle guardie giurate, non ha aderito, pur essendo da sempre parte attiva nei negoziati con le associazioni imprenditoriali di settore, ovvero Univ, Anivip, Assiv e delle imprese cooperative Legacoop produzione e servizi, Confcooperative Federlavoro e servizi e Agci servizi", rende noto Filippo Lo Giudice, segretario regionale Emilia-Romagna Ugl Sicurezza Civile.

"Le trattative sono tuttora aperte e il nuovo incontro si svolgerà a settembre, in quella sede, per primi noi dell’Ugl Sicurezza Civile chiederemo un’accelerazione della situazione e il superamento dei nodi (incremento del salario, l’omogeneità nelle contrattazioni di secondo livello, più diritti per sicurezza e salute in ambiente di lavoro e  tutela del personale nelle aree a rischio) che si ripercuotono nella settore. Mobilitare i lavoratori con scioperi continui li penalizza, in primis nella mancata retribuzione giovedì e venerdì per chi aderisce. Inoltre si inflaziona uno strumento di lotta che in altri frangenti ha garantito risultati fondamentali", prosegue.

Lo Giudice ricorda inoltre "come il ruolo delle varie sigle sindacali in questa azione di protesta sia stato determinato, comunque, a livello nazionale. Scioperi a parte, ogni giorno, nelle nostre città, nel territorio, nelle singole aziende, nelle prefetture, l’Ugl è il sindacato più attivo nella difesa dei diritti dei lavoratori  del comparto della vigilanza privata,  in tema di salario, ferie, rispetto dell’orario di lavoro,  compiti e mansioni  di servizio, tutele per infortunio e malattia. In occasione del nuovo sciopero, sono previsti presidi e manifestazioni in tutta Italia, anche nelle varie province emiliano-romagnole. “L’Ugl, ovviamente, lascia libertà agli iscritti di aderire alla protesta, ma come sindacato siamo costretti a ricordare a lavoratori ed opinione pubblica che soltanto il 19% degli addetti ha aderito a livello nazionale  all’ultimo sciopero indetto dalla ‘triplice’. Come dire che gli stessi lavoratori hanno ben presente il problema e sanno distinguere le azioni a tutela dei diritti di categoria dalle mere strumentalizzazioni politiche , come si corre il rischio che accada visto che gli scioperi sono aumentati dopo la caduta dei governi di centrosinistra".

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