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Violenza subìta in centro, "Servono più divise in giro giorno e notte"

E' quanto affermano i consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini a commento dell'indagini della Squadra Mobile di Forlì

"Il centro storico non può continuare a versare in questo stato di totale abbandono". E' quanto affermano i consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini a commento dell'indagini della Squadra Mobile di Forlì, che hanno permesso di individuare i responsabili di un palpeggiamento e di una rapina ai danni di una 19enne forlivese. Gli esponenti pentastellati hanno esternato il loro "ringraziamento alla Polizia per l'ottimo lavoro investigativo svolto".

Sul fronte sicurezza, aggiungono, "la nostra proposta l'abbiamo giá fatta: più divise in giro giorno e notte in centro e in periferia a cominciate dagli agenti della polizia municipale (uscendo dall'Unione dei comuni e reintegrando i ben 75 agenti in meno di organico rispetto alla legge) ed immediato rimpatrio di tutti quegli stranieri non in regola o che commettono reati. Nessun forlivese dovrà più aver paura di recarsi in centro. Questa sarà una delle nostre priorità se i forlivesi ci daranno fiducia alle elezioni dell'anno prossimo".

Lega Nord

Il segretario provinciale della Lega, Andrea Cintorino, chiama in causa l’amministrazione Drei per "l’inefficacia e l’inefficienza con cui affronta l’emergenza sicurezza. Nonostante le denunce della Lega e quelle dei cittadini il centro storico di Forlì continua a essere terra di nessuno. A fronte degli innumerevoli episodi di violenza che mettono paura e colpiscono un numero sempre maggiore di vittime, questa Amministrazione si è dimostrata incapace di attuare politiche di prevenzione e contrasto alla criminalità e al degrado delle zone più a rischio".

"Non c’è niente da fare - conclude il segretario della Lega - ideologicamente e progettualmente le Amministrazioni Pd sono incapaci di affrontare e risolvere l’emergenza criminalità. A dirlo non è la Lega, ma i fatti che ci ricordano – se mai ce ne fosse bisogno – come molto spesso i protagonisti di queste violenze siano immigrati irregolari, senza fissa dimora, che vivono di espedienti e la cui unica occupazione sembrerebbe quella di colpire e avventarsi sui cittadini più indifesi". 

L'Ugl

"Ci complimentiamo con le forze dell’ordine, ma evidenziano l’incongruità di un sistema che permette a delinquenti ordinari di poter continuare l’iter per la richiesta dello status di rifugiato - commenta con una nota Filippo Lo Giudice, segretario del sindacato Ugl di Forlì-Cesena-Rimini-Ravenna -. E' una vergogna assoluta". Lo Giudice segnala l’ennesimo episodio di violenza consumatosi a Forlì, con un  centro storico "sempre più abbandonato dalle istituzioni ed a rischio criminalità" ed allo stesso tempo  esprime la propria solidarietà alle giovani vittime dell’agguato.

"Dall’insediamento del suo mandato chiediamo al sindaco Drei di rafforzare le misure di sicurezza per affrontare al meglio l’emergenza microcriminalità che esplosa a Forlì, ma nonostante le nostre denunce e quelle dei cittadini una parte della nostra città continua ad essere terreno di scorribande in un quadro generale di maggior degrado - aggiunge Lo Giudice -. Per l’ennesima ed ultima volta chiediamo all’amministrazione comunale di mettere in campo ogni strumento utile per fronteggiare la criminalità e ridurre il degrado delle zone più a rischio. Chiediamo che si aumentino i controlli del territorio dispiegando in strada un maggior numero di pattuglie di Polizia Municipale ricorrendo anche all’impiego di guardie particolari giurate armate. E ci si doti, senza ulteriore indugio, anche degli strumenti di repressione e tutela previsti o da integrare nel nuovo Regolamento comunale di Polizia Urbana. In questa battaglia bisogna fare fronte comune e abbandonare le faide politiche che paralizzano da troppo tempo la nostra città. E’ evidente a tutti che così non si può andare avanti ed ai cittadini, oltre che fargli pagare le tasse, si deve  garantire rispetto e fornire sicurezza".

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