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Volano gli stracci in Forza Italia, attacchi a Vietina: "Una sconosciuta che ha avuto il dono del seggio da parlamentare"

Volano gli stracci dentro Forza Italia, con duri attacchi, questa volta contro Simona Vietina, deputato dei berlusconiani che ha chiesto l'azzeramento dei vertici regionali del partito

Volano gli stracci dentro Forza Italia, con duri attacchi, questa volta contro Simona Vietina, deputato dei berlusconiani che ha chiesto l'azzeramento dei vertici regionali del partito dopo la sconfitta a Faenza. Ci vanno giù pesanti  Alberto Ancarani (Vice Commissario Regionale) e Bruno Fantinelli (Coordinatore Provinciale di Ravenna): "Una deputata miracolata dall’ex coordinatore regionale di Forza Italia, Massimo Palmizio, una signora sconosciuta a tutti fino a quando lo stesso Palmizio pur di far male ai militanti della provincia di Forlì-Cesena la candidò in un collegio che peraltro non era previsto scattasse, si permette, dall’alto dello scranno che ha letteralmente ricevuto in dono, di attaccare i vertici regionali e provinciali di Forza Italia per i risultati elettorali di Faenza. Basterebbe ricordare il numero di voti reali ottenuti da Forza Italia alle ultime regionali nel Comune di Tredozio, dove questa signora svolge il ruolo di Sindaco, per evidenziare quanto strumentali, ambigue e palesemente montate, siano le considerazioni di questa deputata".

"Basterebbe inoltre contare a quanti eventi organizzati dai nostri alleati della Lega in giro per il territorio romagnolo ella sia stata presente e a quanti di Forza Italia (moltissimi nel primo caso, quasi nessuno nel secondo) per capire a che gioco giochi questa deputata in cerca di un posto al sole. Quanto al merito, non vi è dubbio che la presenza del simbolo di Forza Italia a Faenza avrebbe probabilmente dato almeno un punto percentuale in più rispetto alla lista civica Rinnovare Faenza, ma, come i risultati elettorali hanno dimostrato, non sarebbe stata purtroppo determinante né per far vincere Paolo Cavina né per far scattare un seggio alla lista. Si è fatta una scelta diversa che teneva conto delle sensibilità dei possibili candidati da mettere in lista, molti dei quali non disposti a candidarsi sotto le insegne azzurre. Questa è la realtà", dicono Ancarani e Fantinelli.

Contro Vietina anche Fabrizio Dore, Commissario Regionale di Forza Italia Giovani Emilia Romagna: "L’On. Vietina pur di portare avanti una battaglia tutta personale e interna contro i vertici di Forza Italia della sua provincia e del coordinamento regionale scende fino al livello di strumentalizzare il settore giovanile del partito. In qualità di commissario regionale di Forza Italia Giovani, partendo dal dato, da lei totalmente inventato, relativo agli iscritti under trentacinque in regione, le consiglio di aggiornarsi piuttosto che prendere per buoni numeri comunicatigli da pseudo militanti della sua provincia invidiosi di altri a cui è stato dato un ruolo.  Sarebbe piuttosto interessante capire dall’On. Vietina come mai dopo quasi dieci anni di assenza di un settore giovanile nella sua provincia, dopo che in collaborazione con il sottoscritto era finalmente stato formato un gruppo nuovo che avrebbe potuto portare al rilancio di Forza Italia a Forlì-Cesena ella abbia preferito sfruttarlo, finendo per far perdere l’entusiasmo alla maggioranza dei nuovi militanti, per continuare la guerra sua e di altri rappresentanti contro i vertici provinciali e locali". 

E conclude: "Il gruppo regionale giovanile, che mi onoro di rappresentare, da Berlusconiano vero, sta lavorando, nonostante il partito soffra a livello nazionale, per una Forza Italia nuova, giovane, competente (come dimostrano i risultati elettorali di Vignola) che abbia voglia di lavorare, fare militanza, di formarsi e che non sia più interessata ad assistere a personalismi e individualismi di chi è finisce per essere il principale responsabile della sofferenza del nostro elettorato verso il nostro partito".

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