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Voto unanime per la modifica dello Statuto, il centro-sinistra: "Ora condivisione sulla riforma dei quartieri"

Il Consiglio comunale ha approvato lunedì all’unanimità una delibera che modifica l’art. 48 dello Statuto del Comune, relativo al decentramento e all’organizzazione della partecipazione a Forlì

Il Consiglio comunale ha approvato lunedì all’unanimità una delibera che modifica l’art. 48 dello Statuto del Comune, relativo al decentramento e all’organizzazione della partecipazione a Forlì. Il cambiamento dello Statuto si è reso necessario per procedere alla riforma dei quartieri da parte della giunta Zattini, dopo che è emersa l'imcompatibilità tra la riforma e quanto disposto dallo Statuto che è una sorta di "mini-costituzione" del Comune di Forlì a cui tutti i regolamenti si devono uniformare. Lo Statuto, in particolare, riconosce l'esistenza dei Quartieri e indica il ruolo dei comitati di quartiere. La modifica all'unanimità "accoglie di fatto le proposte avanzate dai nostri gruppi consiliari nelle apposite commissioni" commentano in una nota i gruppi Pd, Forlì e Co. e Italia Viva.

"La proposta di revisione dell’articolo 48 era stata avanzata dalle forze di maggioranza all’indomani della conferma, da parte del Segretario Generale, che le nostre contestazioni sull’incompatibilità tra la proposta di delibera di riforma del Regolamento dei quartieri e i contenuti dello Statuto Comunale erano fondate, rendendo impossibile l’approvazione del testo redatto in prima battuta dall’assessora Cintorino. A questa prospettiva ci siamo subito opposti, sostenendo come inaccettabile il fatto che invece di correggere il Regolamento per renderlo compatibile allo Statuto si volesse eludere il problema mutando lo Statuto stesso. Tanto più che la modifica dell’art. 48 presentata dall’Amministrazione si caratterizzava per contenuti di estrema genericità e per la scarsa chiarezza sulle caratteristiche che avrebbero dovuto assumere i nuovi organismi di partecipazione (i Comitati territoriali di Quartiere), individuati in sostituzione dei Comitati di quartiere ad oggi esistenti.
In particolare non veniva chiarito in che modo tali organismi sarebbero stati eletti, mettendo a repentaglio il nesso indissolubile fra elettività e legittimazione alla rappresentanza dei cittadini, né individuato alcun criterio per stabilire l’ambito territoriale di riferimento di ciascun comitato".

Sempre la nota del centro-sinistra: "Di conseguenza, come gruppi di centrosinistra, abbiamo avanzato una controproposta al testo della maggioranza, che pur accogliendo l’opportunità di un aggiornamento dell’articolo 48, avesse come punti fermi la salvaguardia dell’esistenza dei Comitati di quartiere, ne garantisse l’elettività a suffragio universale e ne promuovesse l’attività, inserendo criteri di aggregazione oggettivi, chiari e puntuali. Il successivo dibattito ha fatto emergere come elemento positivo l’apertura al confronto di taluni gruppi della maggioranza, tra cui la lista civica “Forlì Cambia”. Tutto questo ha consentito di arrivare ad un testo di sintesi che, in buona sostanza, ha recepito tutti gli elementi essenziali da noi sollevati. Il voto di oggi ha quindi sancito l’approvazione unanime di un testo che ci sembra vada in direzione positiva e nell’interesse dei cittadini, salvaguardando il volontariato e la partecipazione civica come punto di forza della comunità forlivese. Ci pare inoltre che sia avvenuta una significativa svolta da parte della maggioranza nelle modalità di un confronto politico sulla riforma dei Quartieri condotto troppo spesso nei mesi scorsi a colpi di forzature e unilateralismi".

"A questo punto chiediamo – pertanto – alle forze di maggioranza un impegno affinché il dialogo costruttivo caratterizzi anche la discussione delle prossime settimane per arrivare ad un nuovo regolamento dei quartieri che tenga insieme la necessità di un aggiornamento del testo con la salvaguardia dei valori democratici, partecipativi e civici che hanno storicamente segnato l’esperienza dei quartieri a Forlì".

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