rotate-mobile
Salute

Annalisa Curcio a capo della senologia: una delle pochissime donne in Italia primario di chirurgia

Il territorio romagnolo, infatti, è al vertice in ambito europeo per sopravvivenza a 5 anni per il tumore al seno, che da noi raggiunge il 90 percento delle donne trattate, più alto di stati del Nord Europa

Squadra che vince non si cambia: si può sintetizzare così la nomina del nuovo primario di senologia  per l'Ausl Romagna nella figura di Annalisa Curcio. Il territorio romagnolo, infatti, è al vertice in ambito europeo per sopravvivenza a 5 anni per il tumore al seno, che da noi raggiunge il 90 percento delle donne trattate, più alto di stati del Nord Europa, come la Germania, dove la stessa percentuale si ferma all'80-85%. Il merito è di un intero sistema partendo da screening massivi e diffusi, ma anche per le competenze delle equipe chirurgiche. Annalisa Curcio ha sviluppato la sua professionalità, sempre nell'ambito della senologia, all'interno dell'Ausl di Forlì e poi Romagna da 12 anni e da quando il precedente primario Secondo Folli non è più operativo a Forlì è stata lei a gestire la reggenza. “E' stata quindi una scelta di continuità”, illustra Paolo Masperi, direttore del presidio sanitario di Forlì.

Curcio ha 46 anni. Nel suo curriculum ci sono tremila interventi di chirurgia mammaria, attività di ricerca nazionali e internazionali, un'importante esperienza al prestigioso Memorial Hospital di New York; è docente e membro del comitato di gestione del master universitario di Chirurgia Oncoplastica della mammella all'Università di Genova, nonché membro delle società scientifiche in ambito senologico. Curcio “espugna” anche un simbolico fortino maschile: infatti, se molto si è fatto  negli ultimi anni per quanto riguarda l'ingresso delle donne in politica o nella massima dirigenza amministrativa e aziendale, nell'ambito sanitario i primariati di chirurgia sono ancora quasi totalmente appannaggio di uomini. Si contano circa dieci donne in tutt'Italia in tali mansioni, ed una di queste è appunto Curcio.

Annalisa Curcio a capo della senologia

L'Ausl della Romagna gestisce ogni anno circa 1.200 interventi chirurgici per tumori maligni alla mammella. Purtroppo una donna su otto si ammala di questa patologia nell'arco della sua vita. "L'attività viene organizzata in tre brest-unit che riunisce professionalità diverse: quella di Forlì (con una base anche all'ospedale di Cesena), quella di Santarcangelo (per il territorio riminese), quella di Ravenna (che opera a Ravenna, Lugo e Faenza).Sarà trasversale a tutto il territorio romagnolo un'equipe chirurgica di 15 medici, guidati appunto da Curcio. Il nuovo primario (“direttore di struttura complessa” in termine tecnici) è stata selezionata in un concorso dove hanno partecipato 6 medici dal curriculum corposo.

Illustra il direttore generale Marcello Tonini: “Curcio ha di fronte una doppia sfida, quella tecnica che più direttamente le compete, ma anche una organizzativa: è al vertice di uno dei tre primariati trasversali a tutta la Romagna,  assieme a chirurgia toracica e neuroradiologia. Dovrà quindi lavorare per rendere omogenea al livello più alto la qualità tecnica della chirurgia senologica che viene realizzata su 6 sedi: Forlì, Cesena, Faenza, Lugo, Ravenna e Santarcangelo.  Non è un operazione semplice, bisogna fare uno sforzo per tessere le relazioni affinché tutti convergano sulla migliore prassi. Un grande sforzo per mettere assieme culture e atteggiamenti, questo vuol dire fare l'azienda sanitaria della Romagna”.

IL VIDEO - Gli obiettivi di Annalisa Curcio, riferimento per migliaia di donne

Spiega la diretta interessata: “Da 20 anni la mia specializzazione è la chirurgia senologica, in questa Ausl sono cresciuta dal punto di vista professionale tecnico e scientifico con un percorso iniziato 12 anni fa. La sfida è grande: ci sarà da lavorare con un'equipe allargata, il progetto futuro è integrarci in Romagna ed uniformare le cure a tutte le donne della Romagna”. Una donna preposta alla cure più delicate del seno, sarà una marcia in più? “In questo caso credo che dalle pazienti venga apprezzato un approccio da donna, per quello che rappresenta il seno, centrale per la femminilità e l'immagine della figura femminile”, spiega. In Romagna, dopo aver raggiunto l'eccellenza per quanto riguarda le cure oncologiche sempre di più ci si specializza anche sull'aspetto di chirurgia plastica, conservativa o ricostruttiva, “per garantire non solo la sopravvivenza, ma anche una buona qualità della vita successiva alle cure”, sempre Curcio. Ricoprire un incarico di questo tipo per una donna è doppiamente impegnativo: “Gli aspetti organizzativi sono anche in ambito famigliare, con un marito e figlio di 6 anni e una residenza fuori città. Come ce la faccio? Con una grande disponibilità organizzativa di mio marito e con l'aiuto dei servizi di cui l'Emilia Romagna è ben dotata”.

L'avvio di un primariato per tutta la Romagna per quanto riguarda la chirurgia senologica non comporterà una concentrazioni di sedi. Lo spiega il direttore senitario Stefano Busetti: “Non parliamo di interventi rari che richiedono particolari strutture e strumentazioni molto specifiche, ma di interventi chirurgici numerosi e diffusi sul territorio, per cui si può mantenere la prossimità territoriale alle pazienti”. 

I prossimi primari di Forlì

La nomina di Annalisa Curcio è la prima dell'anno, ma altri ne seguiranno. E' in corso la selezione per il primario di ortopedia dell'ospedale di Forlì, dove concorrono 4 professionisti. “Poi nell'ordine procederemo ai dirigenti di oculistica,  medicina, gastroenterologia e urologia”, illustra Tonini. Che conclude: “Poco alla volta riportiamo un governo stabile in queste discipline, con un  fisiologico turno over, su cui spesso ci si abbandona ad atteggiamenti fisiologicamente polemici, ma le cose si evolvono, le persone cambiano e professionisti vengono sostituiti da nuovi professionisti”, conclude Tonini.

I complimenti del sindaco Davide Drei

“Mi complimento per la nomina della dottoressa Annalisa Curcio a Direttrice dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Senologica degli ospedali di Forlì, Santarcangelo e Ravenna. Si tratta di una nomina importante, che conferma la grande esperienza e i successi scientifici e chirurgici ottenuti dall'Unità di Chirurgia Senologica di Forlì in oltre dieci anni di attività avviata e coordinata dal dottor Secondo Folli. Mi preme, inoltre, sottolineare che la dottoressa Curcio è uno dei tre primari Chirurgo Senologo donna in Italia, un riconoscimento significativo per le tante donne che operano, per le diverse competenze, in ambito ospedaliero. Auguro perciò alla dottoressa Curcio, e alle tre équipe da lei dirette, un proficuo lavoro a beneficio della sanità romagnola e non solo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Annalisa Curcio a capo della senologia: una delle pochissime donne in Italia primario di chirurgia

ForlìToday è in caricamento