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Rianimazione cardiopolmonare, quasi 600 studenti formati col progetto "Salva una vita"

“Nell’anno 2017 abbiamo realizzato il progetto "Salva una vita" - spiegano la coordinatrici del team Viva forlivese, Sandra Nocciolini e Debora Bombardi - che ha coinvolto cinque scuole medie forlivesi"

Ottimi risultati per il progetto “Salva una vita”, promosso dal team "Viva" nelle scuole forlivesi per valutare la conoscenza e la formazione sulla rianimazione cardiopolmonare. Nel 2017 personale infermieristico e medico, che partecipa all’iniziativa della campagna nazionale e organizza una serie di incontri formativi per tutta la cittadinanza, ha fornito un questionario a 580 studenti delle scuole forlivesi, prima e dopo il corso di formazione.

“Nell’anno 2017 abbiamo realizzato il progetto "Salva una vita" - spiegano la coordinatrici del team Viva forlivese, Sandra Nocciolini e Debora Bombardi - che ha coinvolto cinque scuole medie forlivesi. Tale progetto aveva come obiettivo la trasmissione delle nozioni di base sulla catena della sopravvivenza, dalla chiamata di soccorso alle manovre rianimatorie, con verifica di apprendimento attraverso la somministrazione di un questionario pre e post evento formativo".

"Se nel questionario somministrato prima della formazione il 19% degli studenti rispondeva che avrebbe eseguito le manovre rianimatorie con il supporto dell’operatore del 118, dopo la formazione la risposta è stata del 72% - viene aggiunto -. Se il 28% degli studenti nel questionario pre evento affermava di non sapere riconoscere un arresto cardiaco, dopo la formazione ha risposto positivamente il 77%. Il 95% degli studenti ritiene infine che dovrebbe essere obbligatorio svolgere un corso di rianimazione. Il progetto nelle scuole sta proseguendo e si svolgerà anche per l’anno 2018, così come anche tante altre iniziative".

Il progetto

"Viva", campagna nazionale di sensibilizzazione per la Rianimazione Cardiopolmonare, è nata nel 2013, su invito del Parlamento Europeo che, l’anno prima, aveva già invitato gli stati Membri ad istituire una settimana di sensibilizzazione dedicata all’arresto cardiaco, con lo scopo di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini alla rianimazione cardiopolmonare. Il team forlivese partecipa all’iniziativa nazionale, che si svolge generalmente la terza settimana del mese di ottobre e organizza una serie di incontri formativi, durante tutto l’anno, rivolti alla cittadinanza, in particolare a scuole e circoli aggregativi. Nell’anno 2016/2017 sono stati formati oltre 1000 studenti delle scuole superiori e medie.

Tutte le iniziative vengono svolte gratuitamente dagli operatori, nella certezza che "gli esiti della formazione dei cittadini sulle prime manovre da attuare, abbiano un valore inestimabile. Salvare una vita non ha prezzo e chi crede in questo lo trasmette incondizionatamente". "L’arresto cardiaco - spiegano dal team "Viva" - avviene nel 70% dei casi in presenza di testimoni e solo il 15% di loro pratica le manovre rianimatorie; se riuscissimo ad aumentare la percentuale dall’attuale 15% al 50-60% dei casi, potremmo salvare circa 100.000 persone all’anno in Europa".

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