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All'Artusi una lezione alternativa: sui banchi di scuola si impara anche la cooperazione

I ragazzi sono stati catturati dalla modalità fortemente interattiva della lezione, dimostrandosi attenti e partecipi, testimoni del fatto che, insieme all'eccellenza territoriale, sono le persone con il loro impegno e la loro passione a fare la differenza

Sui banchi di scuola si impara anche la cooperazione, insieme ai piccoli segreti che si celano dietro alle eccellenze gastronomiche della regione Emilia Romagna. È stato così per oltre 100 studenti delle quinte dell'Istituto Alberghiero "Pellegrino Artusi" di Forlimpopoli che, lunedì, hanno partecipato ad una lezione animata con ardore e straordinaria efficacia comunicativa da Daniele De Leo, agronomo esperto in produzioni Dop e Igp, conduttore di una giornata che si è rivelata anche occasione per orientarsi in vista di una futura scelta professionale.

L'appuntamento è inserito nel ciclo di incontri organizzato da Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna negli istituti alberghieri ed agrari dell'Emilia Romagna per promuovere e far crescere i valori della cooperazione e il modello cooperativo che nella nostra regione e nella stessa provincia di Forlì-Cesena ha dato vita a grandi realtà agroalimentari. Insegnanti per un giorno si sono avvicendati alla cattedra alcuni imprenditori cooperativi. Per Gemos, società cooperativa specializzata nel settore della ristorazione collettiva, Mirko Mariani, ex alunno dell'Alberghiero, ha raccontato lo sviluppo di questa azienda, che oggi con 1300 dipendenti, fornisce 30mila pasti al giorno e realizza progetti di ristorazione collettiva in numerosi paesi esteri tra cui la Serbia. Federico Lucchi, responsabile commerciale della Centrale del Latte di Cesena, ha sottolineato la totale tracciabilità dei prodotti caseari e del latte che la cooperativa commercializza, mentre Giovanni Scozzoli, classe 1942, si è presentato come il nonno di tutti i presenti, raccontando l'attività dell'Associazione Forlivese Apicoltori a cui aderiscono circa 300 apicoltori del territorio compreso fra Forlì, Cesena e Rimini e portando in aula un piccolo alveare come "esempio di totale cooperazione che ci viene dalla natura".

La cooperativa, partita nel lontano 1990 con poche centinaia di kg di miele prodotto, oggi può vantare oltre 200.000 kg di miele commercializzato in nome e per conto degli associati. A conclusione sono intervenuti Davide Pieri, in rappresentanza della FedAgri Confcooperative Emilia Romagna, e Riccardo Nascè, responsabile FedAgriPesca per la provincia di Forlì-Cesena, che insieme hanno distribuito ai ragazzi la guida della FedAgri "Il Gusto della Cooperazione", realizzata nel 2008 e oggi alla quarta ristampa, sottolineando l'importanza e i valori distintivi delle realtà cooperative, fondamentali nel tessuto produttivo del territorio. Infine, il dirigente scolastico dell'Istituto Giorgio Brunet ha definito la giornata "una preziosa occasione di dialogo e di incontro dalla profonda valenza didattica e formativa, capace di coniugare il mondo dell'impresa e della scuola, coinvolgendo gli ospiti delle cooperative, gli insegnanti e gli studenti, i professionisti di domani che potranno valorizzare e continuare a produrre quelle eccellenze che tutto il mondo ci invidia o cerca maldestramente di imitare". I ragazzi sono stati catturati dalla modalità fortemente interattiva della lezione, dimostrandosi attenti e partecipi, testimoni del fatto che, insieme all'eccellenza territoriale, sono le persone con il loro impegno e la loro passione a fare la differenza. L'incontro si è concluso con il gustoso assaggio di alcuni prodotti certificati, preparati da una brigata di servizio coordinata dal professor Stefano Buda.

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